Il caldo mette ko gli allevamenti
Produzioni di carne e latte in calo

Gli effetti del caldo si stanno facendo sentire in modo pesante anche negli allevamenti. Le mucche nelle stalle, stressate dalle alte temperature, producono fino al 20 per cento di latte in meno, rispetto ai circa 30 litri al giorno che vengono munti in periodi normali.

Non solo il gran caldo non accenna a diminuire, ma i suoi effetti si stanno facendo sentire in modo pesante anche negli allevamenti. Infatti con la calura eccezionale di questi ultimi giorni anche gli animali soffrono con le mucche nelle stalle che, stressate dalle alte temperature, producono fino al 20 per cento di latte in meno, rispetto ai circa 30 litri al giorno che vengono munti in periodi normali.

E' quanto afferma la Coldiretti di Bergamo nel sottolineare che la situazione è preoccupante soprattutto nelle aree della bassa pianura dove si concentra il maggior numero di allevamenti e il clima torrido sta colpendo senza pietà.

“Si tratta di una situazione veramente pesante – afferma il direttore di Coldiretti Bergamo Lorenzo Cusimano - aggravata notevolmente dall'umidità che, come per persone, aumenta la sensazione di caldo anche per le mucche. Per loro la temperatura ideale è fra i 22 e i 24 gradi, invece con l'arrivo dell'afa gli animali hanno iniziato a soffrire, mangiano poco, bevono molto e producono meno latte”.

In soccorso in molte stalle sono state allestite doccette, ventole e condizionatori ed utilizzati integratori specifici a base di sali di potassio nell'alimentazione preparata dagli allevatori. Al brusco calo delle produzioni di latte si aggiunge anche un notevole aumento dei consumi di acqua ed energia per far fronte alle necessità di benessere delle mucche colpite dall'afa.

“Per cercare di portare un po' di sollievo alle mucche e ai suini – spiega Fabrizio Fumagalli, allevatore di Bottanuco – abbiamo adottato alcuni accorgimenti. Nelle stalle dei bovini abbiamo installato dei nebulizzatori di acqua e degli impianti di aria forzata, che funzionano in modo alternato. In questo modo riusciamo ad abbassare di circa 4 – 5 gradi la temperatura percepita e gli animali soffrono meno. Nei suini invece abbiamo messo dei ventilatori soprattutto nelle sale parto e cerchiamo di spruzzare spesso con l'acqua gli animali. Abbiamo inoltre modificato la loro razione alimentare e inserito più fibra per facilitare la digestione. Questo purtroppo però porta a una perdita di peso e quindi a un danno economico”.

Le alte temperature mettono in difficoltà anche gli allevamenti di bovini da carne. “Fa talmente caldo – dice Romeo Andreini, allevatore di Antegnate – che non riusciamo a dare un po' di ristoro agli animali, che quindi mangiano poco e non aumentano di peso. Anche in campagna abbiamo difficoltà. Siamo dovuti tornare nuovamente ad irrigare il mais affinché in vista della trinciatura conservi l'umidità necessaria per la conservazione ottimale in trincea”.

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