Fiere a Valtorta, Serina e Branzi
A settembre 3 mostre zootecniche

La seconda metà di settembre si porta dietro un trittico di mostre
zootecniche tra le più importanti della provincia. Tutte avvengono in Valle Brembana: la prima sabato a Valorta, poi mercoledì 21 sarà a Serina e sabato 24 a Branzi.

La seconda metà di settembre si porta dietro un trittico di mostre zootecniche tra le più importanti dell'intero panorama provinciale. Tutte avvengono in Valle Brembana (che in autunno ne conta complessivamente sette): la prima sabato a Valorta, poi mercoledì 21 sarà il turno di Serina e sabato 24 a Branzi. Complessivamente si potranno ammirare più di mezzo migliaio di capi.


«Ci sono stati abbandoni per raggiunti limiti di età degli allevatori e conseguenti chiusure di stalle nel recente passato – osservano gli operatori -, ma forse si è arrivati ad una inversione di tendenza». «C'è un rinnovato interesse dei giovani per il settore – conferma Franco Locatelli presidente dell'Associazione manifestazioni agricole e zootecniche di Valle Serina - e quanto fa ben sperare. A questo proposito va segnalata la partecipazione in alcuni giorni d'alpeggio di un buon gruppo di ragazzi poco più che adolescenti e assolutamente slegati dall'ambiente. Da questa esperienza sono tornati entusiasti e ben decisi a ripeterla. Potrebbero essere gli allevatori del futuro».

Il primo appuntamento è quindi sabato a Valtorta dove si propone l'edizione numero 64 della fiera, una delle più antiche in provincia, con un centinaio di capi (il patrimonio complessivo del paese ammonta ad oltre 150 capi) facenti capo a una dozzina di aziende. Dato tutt'altro che insignificante se rapportato alla situazione demografica del paese: i residenti sono meno di 300 per 130 nuclei familiari, il 10% dei quali lavora nella zootecnia.


Il secondo appuntamento, mercoledì, riguarda la «Foera» di Serina (che comprende anche il Grande mercato), che per numeri e tradizione è la più importante della montagna bergamasca e tra le più significative della montagna lombarda. Alla qualità dei capi si unisce la quantità dei bovini in rassegna: orgoglio di tutta la valle e del comune di Aviatico in particolare, dove ha sede l'associazione promotrice della mostra e di altre manifestazioni nel corso dell'anno. Già iscritti oltre 250 capi di bovine di razza bruna, cui si aggiunge una ottantina di capi di pezzata rossa, simmenthal e austriaca di recente immissione in alcune stalle della Valle, su un patrimonio complessivo che si aggira tuttora sul migliaio di capi. In tutto una cinquantina di stalle di cui 31 con oltre 650 capi stallati aderenti all'Associazione che è in costante crescita.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 16 settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA