Sciopero alla Milgrandi di Pognano
martedì incontro sindacati-direzione

A Pognano i lavoratori della Milgrandi spa, azienda del gruppo Winterstone, continuano a chiedere «più chiarezza da parte della direzione rispetto al futuro dell'occupazione». Dopo lo sciopero, martedì un incontro.

Fino ad ora hanno scioperato per cinque ore e mezzo, in un pacchetto di agitazioni suddiviso tra gli ultimi quattro giorni, da martedì scorso a venerdì 23 settembre: a Pognano, i lavoratori della Milgrandi spa, azienda del gruppo Winterstone, continuano a chiedere «più chiarezza da parte della direzione rispetto al futuro dell'occupazione».

Alla base dell'agitazione, che continuerà anche nei prossimi giorni, ci sono quelle che la Fiom-Cgil martedì scorso aveva definito «forti preoccupazioni e tensioni, causate da voci in arrivo da fonti esterne e da segnali chiari anche nelle dinamiche della produzione, che lascerebbero presagire l'intenzione di chiudere alcuni reparti e di delocalizzarli».

Intanto, si attende il confronto tra sindacato e direzione martedì prossimo, dalle 9 nella sede dell'azienda. «Da quell'incontro ci aspettiamo di avere risposte dall'azienda» spiega Claudio Ravasio della Fiom-Cgil di Bergamo. «La Milgrandi ha davanti a sé due strade possibili da percorrere: la prima è quella degli ammortizzatori sociali che permettono di conservare i posti di lavoro, la seconda è quella che potrebbe sacrificare l'occupazione. Martedì andremo a ripetere che siamo disponibili a gestire insieme questo momento di crisi, ma percorrendo solo la prima delle due strade».
La Miligrandi Spa (ex Ami spa), dove lavorano 35 persone, fa parte del gruppo Winterstone, che ha sedi, oltre che in Italia, anche in Francia, Germania, Grecia, India, Sudafrica, Spagna e Turchia. È uno dei leader mondiali nella produzione di utensili diamantati per l'industria di lavorazione della pietra.

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