Boom alla Fiera di San Matteo:
in 10 mila a provare i formaggi

Almeno diecimila i visitatori nella tre giorni della Fiera di San Matteo a Branzi, con un boom domenica mattina in occasione delle premiazioni dei concorsi. I «Formaggi principi delle Orobie» saranno in mostra a fine ottobre-novembre nella piazza di Sondrio.

Almeno diecimila i visitatori nella tre giorni della Fiera di San Matteo a Branzi, con un boom domenica mattina in occasione delle premiazioni dei concorsi. La targa per il casaro d'oro, riservato ai produttori di Formai de Mut d'alpeggio, è andato a Sebastiano Monaci, 58 anni, di Branzi (con alpeggio nella zona del rifugio Fratelli Calvi, sopra Carona), seguito da Roberto Cattaneo di Isola di Fondra e Alfio Cattaneo di Branzi.

«Questo è un premio a tutti i produttori – ha detto il presidente del Consorzio Formai de Mut, Francesca Monaci -  un modo per valorizzare il confronto e il lavoro di tutti».

Una fiera, quella di Branzi, particolarmente affollata quest'anno. Visitatori attratti in particolare dalla presenza dei sei «Formaggi principi delle Orobie», l'alleanza che riunisce sotto lo stesso marchio Branzi Ftb, Formai de Mut, Bitto Storico, Strachitunt Valtaleggio, Agrì di Valtorta e Stracchino all'antica delle Valli Orobiche.

Preso d'assalto il piccolo stand del Bitto Storico, il formaggio più pagato al mondo, prodotto su entrambi i versanti delle Orobie, quello valtellinese e quello brembano (con un alpeggio anche sul Lecchese). Ma tutti gli stand dei formaggi e dei vari prodotti tipici in mostra hanno suscitato l'interesse dei visitatori.

E ora i «Formaggi principi delle Orobie» saranno in mostra, a fine ottobre-inizio novembre, nella piazza principale di Sondrio, ospitati dal Comune. Una bella rivincita per Paolo Ciapparelli, presidente dei produttori di Bitto Storico, staccatisi dal Consorzio ufficiale (che ha esteso la Dop del Bitto a tutta la Valtellina e ammesso nel disciplinare l'uso di mangimi).

Defenestrati e alleatisi poi con i formaggi della Valle Brembana ritorneranno trionfanti e dall'ingresso principale, nella città che li aveva quasi  misconosciuti.

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