Radici: «Ridurremo il rumore di Orio
ma lo scalo resta risorsa fondamentale»

«Inutile nasconderci dietro un dito: un po' di inquinamento ambientale esiste, ma noi tutti, a cominciare da me e dal direttore generale, abbiamo deciso di farci carico di questo problema». Lo ha detto il presidente di Saco, Miro radici, all'assemblea degli Industriali.

«Inutile nasconderci dietro un dito: un po' di inquinamento ambientale esiste, ma noi tutti, a cominciare da me e dal direttore generale, abbiamo deciso di farci carico di questo problema, mettendo a disposizione intelligenze e risorse pe risolvere questo disagio che sento sulla mia pelle». Inaugurando l'assemblea degli Industriali di Bergamo, Miro Radici, presidente di Sacbo, è stato chiarissimo nell'esporre uno dei problemi più significativi che la società di gestione è chiamata ad affrontare da un paio d'anni a questa parte, ma è stato altrettanto chiaro nel difendere l'importanza dello scalo bergamasco nel panorama economico bergamasco e non solo.

Oggi, ha spiegato Radici, nel sedime aeroportuale lavorano 3.700 persone, di cui più di 500 sono dipendenti della Sacbo. Con l'indotto, lo scalo bergamasco dà lavoro a 25 mila persone: «Pensate un po' voi - ha detto Radici - se non ci fossero più 25 mila buste paga distribuite ogni mese sul territorio bergamasco; personalmente non ci voglio nemmeno pensare».

Lo scalo di Orio al Serio produce l'8% del Pil della Bergamasca, ha proseguito radici, sottolineando che  tra ottobre e novembre lo scalo raggiungerà il risultato di 8 milioni di passeggeri in transito, una crescita ostante che non è il frutto di un aumento di voli quanto della crescita dòl tasso di riempimento dei velivoli, altro segno di efficienza.

Radici ha poi parlato del volo di collegamento con Francoforte che da dicembre collegherà Orio con l'hub di Lufthansa, definendo un'opportunità per il mondo imprenditoriale bergamasco. Quanto ai voli low cost - ha spiegato Radici - non è esatto definirli tali, meglio sarebbe «Ry-cost», apprezzando vivamente i risultati che la compagnia irlandese sta ottenendo in un mercato libero da condizionamenti.

Il merito di Orio, ha ribadito Radici, va comunque alla lucida e lungimirante intuizione di chi l'ha gestito per anni, Ilario Testa. Oggi i risultati economici sono soddisfacenti, Sacbo è un'azienda con una situazione patrimoniale solida e che è in grado di guardare al futuro xon serenità e tranquillità, pronti a cogliere le sfide che si presenteranno.
«Siamo orgogliosi ma non presuntuosi - ha proseguito Radici - e proprio per questo dobbiamo guardarci attorno a 360 gradi per cercare di fare alleanze di qualsiasi tipo, commerciali, economiche, di business... A patto che ci siano due condizioni. La prima è che il progetto industriale crei valore e sia valido, la seconda è che ci consenta di restare autonomi e indipendenti. perché quando si giocherà la partita, noi vorremo giocarla da titolari non in panchina e nemmeno in una comoda tribuna. Noi siamo perfettamente in grado di giocare in prima squadra da titolari e ad altissimo livello».

Infine la diofficile situazione economi a di oggi: «Siamo alla fine di un ciclo economico che ha dato molte soddisfazioni a tutti, un po' meno negli ultimi due anni. Siamo alla 25ª ora e in letteratura la 25ª ora è quella della rinascita: noi della saco vogliamo essere i testimonial della 25ª ora».

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