La zeolite di Vaillant in Italia
Arriva il «sasso» che riscalda

Un «sasso» per scaldare e raffreddare: è la zeolite (in greco «pietra che bolle»), composto poroso di alluminio e silicio, con un ciclo di vita di 300 anni, in grado, a contatto con l'acqua, di rilasciare energia termica, alla base di un impianto sviluppato dalla tedesca Vaillant.

Un «sasso» per scaldare e raffreddare: è la zeolite (in greco «pietra che bolle»), composto poroso di alluminio e silicio, con un ciclo di vita di 300 anni, in grado, a contatto con l'acqua, di rilasciare energia termica, alla base di un impianto sviluppato dalla tedesca Vaillant.

L'impianto ZeoTherm che unisce tecnologie d'avanguardia (pompa di calore a zeolite, caldaia a gas a condensazione e solare) è frutto della ricerca e sviluppo del gruppo, che, dopo aver acquistato dieci anni fa l'inglese Hepworth (marchi Saunier Duval ed Hermann), attualmente dedica a questo settore 500 specialisti su un totale di circa 12.500 dipendenti in 60 Paesi.

Nel nostro Paese, dove il gruppo è presente dal 1960, con base a Milano, l'impianto sarà messo in commercio a aprile dalla Vaillant Saunier Duval Italia Spa. La filiale «tricolore» da gennaio 2010 ha come amministratore delegato il bergamasco Gherardo Magri, 53 anni, laureato in Città Alta e approdato nel gruppo del «leprotto» dopo esperienze in varie multinazionali

«Sulle nuove tecnologie si giocherà il futuro sostenibile - sostiene Magri -. L'impianto ZeoTherm, ad esempio, permette un abbattimento delle emissioni di CO2 e del consumo di energia del 20% rispetto alla tecnologia a condensazione e del 30% rispetto alle caldaie tradizionali».

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