«Frattini, non soltanto parole
Con la Fim dal presidio al lavoro»

«Oggi è un giorno importante per i lavoratori della Frattini, ma non certo per festeggiare». Emanuele Fantini sa che nessuna celebrazione è in grado di ridare speranza sul futuro ai 64 lavoratori rimasti in attesa di uno spiraglio.

«Oggi è un giorno importante per i lavoratori della Frattini, ma non certo per festeggiare». Emanuele Fantini ha seguito per la Fim Cisl la vicenda della fabbrica di Seriate dal primo momento e sa che nessuna celebrazione è in grado in questo momento di ridare particolare speranza sul futuro ai 64 lavoratori rimasti in attesa di uno spiraglio.

«Sarebbe stato bello nella giornata di oggi – dice Fantini - organizzare un'iniziativa unitaria, come avevamo proposto noi nell'ultima assemblea. Ci dispiace invece vedere un' iniziativa separata e una personalizzazione di un problema che merita di essere risolto, e non affrontato con parole che in questi anni si sono succedute, ma con risultati concreti come quelli che la Fim Cisl ha saputo portare a casa in diverse occasioni. Due anni di presidio e di tante parole, intervallate da alcune iniziative vincenti ottenute dalla Fim con assunzioni nell'attuale Mall Herlann. Proprio questa settimana due lavoratori delle ultime cause vinte hanno ricominciato a lavorare nella nuova società e per noi è estremamente importante, anche perché siamo riusciti a reinserire diversi lavoratori: dieci lavoratori sono stati riassunti grazie alle nostre cause, una quindicina in concomitanza con le cause hanno trovato una soluzione economica e altre 40 persone stanno definendo altre soluzioni risarcitorie. Il messaggio che ci sarebbe piaciuto lanciare insieme è che a oggi rimane la necessità per quei lavoratori rimasti di individuare soluzioni occupazionali partendo dal fatto che esiste una possibilità concreta che un imprenditore ritiri quest'area. Ne approfittiamo nuovamente per chiedere alle imprese del territorio di manifestare apertamente l'interesse: è anche nelle loro mani la responsabilità sociale di salvare un prestigioso nome aziendale e le elevate capacità professionali che oggi sono inutilizzate, anche perché diversamente si corre solo il rischio di trovare tutti i lavoratori senza nessuna copertura alla fine dell'anno».

«La Fim Cisl si batterà per percorrere tutte le strade possibili. L'unico rammarico è che due anni fa avevamo costruito un'ipotesi di accordo che avrebbe salvato 71 lavoratori, che non fu sostenuta dalla Fiom che si affidò più alla speranza di un cavaliere bianco che avrebbe salvato tutti, ma che non arrivò mai Con il senno di poi è facile capire che 71 posti sono più delle 47 assunzioni della Mall Herlann (37 assunzioni + 10 cause vinte dalla FIM)».

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