Malvestiti amareggiato per l'attacco Cdo
Per «Servitec» chiusura o riconversione

«Sorpreso e amareggiato»; ecco come Paolo Malvestiti, presidente della Camera di Commercio, ha risposto all'attacco della Cdo. Un attacco respinto al mittente. «È incomprensibile». E poi: «Non ci sono più le condizioni perché Servitec venga mantenuta».

«Sorpreso e amareggiato»; ecco come Paolo Malvestiti, presidente della Camera di Commercio, ha risposto all'attacco della Cdo. Un attacco respinto al mittente, pur senza grandi polemiche. Il passaggio chiave: «Non ci sono più le condizioni perché Servitec venga mantenuta». E poi: «Su credito e Università compiuti passi importanti». Sul «tuttologo» documento della Cdo, e su tutti i punti toccati, Malvestiti si è riservato di replicare successivamente. Ecco l'intervento di Malvestiti.

«L'intervento della Cdo tramite la stampa ci ha lasciati sorpresi, sia nel metodo che nel merito. Come ho già accennato nei giorni scorsi, pare strano che un'aggregazione di imprese, come la Cdo, esca con un documento che evidenzia un grande malcontento, di cui però in Giunta non si è percepito alcun avviso, anche perché tengo a precisare che le decisioni della Giunta Camerale sono sempre state prese all'unanimità dei presenti».

«Allo stupore si aggiunge l'amarezza perché in un momento difficile come quello che stiamo attraversando, con le imprese in evidente affanno, di tutto c'è bisogno tranne che di attacchi a mezzo stampa, di scontri tra associazioni di categoria, per altro difficilmente comprensibili all'esterno».

«La Camera di Commercio sta affrontando problemi complessi, generati dalla dura crisi economica e dalla carenza di risorse; sta cercando, con il supporto di tutti, Giunta, Consiglio e struttura, di ottimizzare la macchina a servizio del territorio e delle imprese. Quindi più che divisioni ci vuole una intelligente collaborazione da parte di tutti».

«Prima di rispondere ai diversi punti che Cdo ha tracciato, ho voluto portare il loro documento, presentato alla stampa venerdì scorso 7 ottobre, in Giunta per valutarlo collegialmente, ripartendo da quanto c'è, da quanto abbiamo fatto, e da ciò che faremo».

Il metodo di lavoro
«Il nostro metodo di lavoro si è basato da subito sulla collegialità e sul coinvolgimento allargato delle categorie. Ciò è documentato, in particolare, dall'allargamento massimo consentito dalla legislazione dell'epoca che ha portato la Giunta da nove ad undici membri, introducendo la novità del settore del credito. L'apertura al credito evidenzia l'attenzione che vogliamo avere nei confronti delle imprese, in particolare delle pmi Giunta e Consiglio si sono messi subito al lavoro e in meno di 18 mesi, oltre all'ordinaria amministrazione, hanno affrontato e risolto una serie di questioni che andiamo ad analizzare».

Il credito
«È l'emergenza più importante sopravvenuta per la ben nota crisi del sistema economico; il supporto alle aziende in materia è stato organizzato con le seguenti iniziative:
- realizzazione, in collaborazione col Prefetto di Bergamo, di una convenzione che disciplina la cessione dei crediti vantati dalle imprese nei confronti degli Enti pubblici (35 sottoscrittori fra Banche e Comuni)
- sostegno al fondo rischi dei Consorzi Fidi (circa 1.000.000,00 di euro nel 2011)
- contributo a piccole imprese per abbattimento di interessi su crediti garantiti da Consorzi Fidi (circa 200.000,00 euro nel 2011)».

«A livello lombardo va poi ricordato l'apporto dato dalla nostra Camera al progetto Confiducia (progetto finalizzato ad aumentare le garanzie su crediti a loro volta già garantiti dai Confidi e terminato nel marzo 2011) e al progetto Sbloccacrediti».

«Quanto a Confiducia relativamente alla provincia di Bergamo le pratiche esaminate sono state 2.521 cui sono corrisposti finanziamenti per € 172.117.057,00; alla data del 30 aprile le pratiche in sofferenza erano 5 per un insoluto complessivo di € 115.768,00 e con un rischio per la Camera di Bergamo pari a € 70.618,00».

«Quanto al progetto Sbloccacrediti, finalizzato ad anticipare alle imprese i crediti vantati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, alla data del 16 settembre le domande delle imprese bergamasche erano 25 cui corrispondono anticipazioni per € 254.252,82».

L'internazionalizzazione
«Qualche tempo fa una parte dell'internazionalizzazione camerale era svolta da Assist, società compartecipata da Camera di Commercio e Confindustria. Con un'azione rapida e indolore sul personale, l'abbiamo posta in liquidazione».

«Infatti, negli ultimi due anni abbiamo rilevato che Assist aveva esaurito il compito assegnatole. Si trattava quindi di mettere in campo azioni di internazionalizzazione più penetranti, efficaci e aggiornate con i tempi. Questo ha portato ad una partnership di collaborazione tra la Camera di Commercio e Promos, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano».

«Come annunciato dalla stampa (vedi Il Sole 24 ore di lunedì 10 ottobre 2011), Promos ha operato come uno degli enti più attivi nella promozione delle aziende italiane all'estero, soprattutto delle pmi. Promos si è sviluppata molto bene sul territorio lombardo in termini quantitativi e qualitativi, grazie anche alla presenza di 18 "antenne", cioè filiali, sparse nel mondo, volute per presidiare in modo stabile i principali mercati internazionali e per fornire assistenza e appoggio operativo alle imprese e alle istituzioni lombarde».

«Tutto ciò aggiunge valore al compito che Promos si prefigge, che non è altro che sostenere la competitività e lo sviluppo delle imprese lombarde sui mercati esteri e rafforzare la capacità del sistema lombardo di attrarre risorse dall'estero. L'accordo con Promos, con la regia e con le competenze sull'internazionalizzazione dei nostri uffici camerali, in poco più di sei mesi è stato in grado di dare supporto ad oltre 300 imprese, 115 delle quali bergamasche».

Le società partecipate
«Negli scorsi mesi abbiamo iniziato un lavoro attento e analitico sullo stato patrimoniale e i conti economici delle società partecipate, anticipando gli interventi di ristrutturazione. Lo studio è in corso e sulla partecipata più critica, anche in termine di mission, e cioè Servitec, siamo pervenuti alla determinazione di provvedere al più presto (entro la fine dell'anno) alla sua chiusura o riconversione con una struttura snella ed agile con contenuti che saranno individuati al più presto con un progetto attinente in fase di ultimazione. Non ci sono più le condizioni perché Servitec venga mantenuta».

L'Università
«Il valore delle conoscenze e della cultura, soprattutto di quella economica che riguarda il territorio, è stata affidata all'Università di Bergamo con la quale abbiamo instaurato un rapporto permanente e costruttivo sui vari temi dell'economia locale. Il 9 giugno del 2010 il Presidente Malvestiti e il Rettore Paleari hanno firmato una Convenzione quadro affinché le attività di studio e ricerca condotte dall'Università potessero integrare, con l'utilizzo di risorse qualificate e strumenti adeguati, le corrispondenti attività sviluppate dalla Camera di Commercio di Bergamo».

«Nel corso del 2011 questa Camera ha contribuito al completamento, da parte dell'Università, del progetto di ricerca "Il lavoro sommerso nella provincia di Bergamo: un approccio qualitativo e comparato". Ha poi contribuito al progetto di internazionalizzazione dei percorsi di studio, fiore all'occhiello del Rettore Paleari, che ha proiettato il nostro Ateneo in una posizione di avanguardia nel panorama universitario nazionale».

«L'Università è ormai partner fisso dell'Ufficio Studi camerale nella realizzazione della annuale Giornata dell'Economia e dell'Ufficio Brevetti nell'attività di consulenza relativamente alla brevettazione. Innumerevoli sono poi le azioni e i progetti realizzati dalla nostra Azienda Speciale Bergamo Formazione con l'Università di Bergamo».

Ristrutturazione interna degli uffici camerali
«La Camera di Commercio ha visto anche un'ottimizzazione delle risorse umane interne con una revisione dei compiti e degli uffici che hanno portato all'inserimento nei vertici della struttura di un giovane dirigente, Andrea Vendramin, che si affianca al vicesegretario generale, Giovanni Capelli, e al nuovo segretario generale, Emanuele Prati, revisione sfociata nell'approvazione del nuovo organigramma a inizio 2011».

«In conclusione, procederemo alla realizzazione del programma di lavoro sulla base delle linee stabilite dal Consiglio Generale e dal Programma pluriennale 2011- 2015 di indirizzo approvato all'unanimità dal Consiglio nella seduta del 28 ottobre 2010. Quanto vi ho appena detto è solo una piccola parte del lavoro svolto da questo organo camerale, fatto con coscienza, professionalità e senso del dovere».

«Senza entrare in polemica con il tuttologo documento della Cdo, ci riserviamo per serietà e completezza di informazione di toccare successivamente gli altri punti individuati».

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