Pannelli fotovoltaici sull'1% del territorio
fornirebbero l'energia che serve all'Italia

"L'etica e la sostenibilità ambientale sono i pilastri portanti di un nuovo concetto di sviluppo, che tutti insieme potremo e dovremo contribuire a realizzare". Questo il motivo conduttore del convegno di apertura della Settimana per l'Energia tenutosi lunedì mattina al FASE Fabbrica Seriana Energia di Alzano Lombardo.

Un incontro che, con il  titolo emblematico "Etica e sostenibilità ambientale", ha voluto tracciare idealmente il percorso simbolico dei lavori che si snoderanno per tutta la settimana e che, pur essendo differenziati in base alla la tematica o ai destinatari, seguiranno il fil-rouge del rispetto della sostenibilità quale importante questione da affrontare il più presto possibile, nella direzione etica di un richiamo alla sobrietà e al contenimento degli sprechi. A moderare il convegno,  Riccardo Nisoli, caporedattore de "L'Eco di Bergamo.

Dopo i saluti del sindaco di Alzano Lombardo Roberto Anelli -  che ha voluto sottolineare come, in tema di risparmio energetico, "basterebbe essere più consapevoli dell'insegnamento tramandatoci dai nostri genitori, fatto di accortezza e regole semplici che dovremmo soltanto mettere in pratica e trasmettere, a nostra volta, ai nostri figli" - è intervenuto il presidente  dell'Associazione Artigiani di  Bergamo Angelo Carrara che ha dato il benvenuto ai presenti.

Carrara, dopo aver presentato gli eventi salienti della Settimana per l'Energia, ha rimarcato il fatto che la manifestazione "ha ormai acquisito rilevanza nazionale, conquistando l'attenzione del pubblico imprenditoriale e professionale e l'interesse altrettanto marcato delle istituzioni e dell'opinione pubblica". Quindi, dal palco dell'inaugurazione, ha voluto lanciare una proposta per la prossima edizione 2012: quella di coinvolgere anche tutta la cittadinanza. "Tutti noi - ha detto Carrara -  dobbiamo fare una seria riflessione sui nostri stili di vita e sull'inopportunità di convivere ancora con la cultura dello spreco. Dobbiamo ricordarci che, come recita un importante detto, "noi non abbiamo ricevuto il mondo in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli" ed è proprio ai nostri figli che un giorno dovremo rendere conto dell'uso che ne abbiamo fatto, e credo che saranno giudici molto severi".

Carrara ha poi citato alcune iniziative d'eccellenza compiute dalle amministrazioni locali: dal Comune di Alzano Lombardo, uno dei più virtuosi in materia di riciclo dei rifiuti, al Comune di Bergamo che ha reso gratuiti i parcheggi per chi utilizza auto elettriche. "Se tutti i nostri Comuni replicassero iniziative come queste - ha detto Carrara - sarebbe per tutti gli altri un segnale molto forte di attenzione agli aspetti ambientali".

Di particolare impatto la proposta di una Settimana per l'Energia permanente, che non esaurisca i suoi effetti in sette giorni, ma che operi durante tutto l'anno per portare a fattore comune i risultati ottenuti, in modo da mostrare con i fatti che il Sistema Bergamo c'è, e opera convinto e compatto.

Di seguito Benito Guerra, delegato Energia di Confindustria Bergamo, che ha ricordato che compito principale della Settimana per l'Energia è quello di sensibilizzare e fare cultura per affrontare un argomento, quale quello energetico, che diventa visibilmente più importante giorno per giorno e per il quale non esiste un'unica soluzione, ma tante e diverse possibilità che devono essere tutte valutate e validate.

È stata la volta quindi di Donatella Guzzoni, presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Bergamo che, nel ricordare che abbiamo superato qualche giorno fa i 7 miliardi di abitanti sul nostro pianeta, ha ribadito che occorre passare da un'economia e un'ingegneria dello spreco a quelle del risparmio, recupero e riciclaggio, e della responsabilità. A questo proposito Guzzoni ha segnalato l'iniziativa del proprio Consiglio nazionale di istituire una Carta di Eco-etica dell'ingegneria italiana.

Infine Paolo Belloni, presidente dell'Ordine degli Architetti di Bergamo ha precisato come il tema della rigenerazione urbana sarà l'ambito in cui diventerà più interessante e più eticamente corretto intervenire nei prossimi anni, attraverso interventi caratterizzati dalla "sobrietà del fare". È, insomma, la fine dell'approccio usa e getta che per troppi anni ha caratterizzato non solo l'ambito degli oggetti di consumo ma anche della progettazione degli edifici.

È stato quindi il momento degli interventi più attesi della giornata, quello del rettore dell'Università di Bergamo Stefano Paleari e quello di Vincenzo Balzani, uno dei massimi esperti di sostenibilità ambientale, professore emerito dell'Università di Bologna e fra i cento chimici più citati al mondo.
Paleari ha sottolineato le conseguenze drammatiche, in termini di conseguenze energetiche, della crescita esponenziale della popolazione.

"Fortunatamente - ha detto - molti giovani stanno già lavorando per vincere la sfida energetica". E proprio i temi della sostenibilità e dei giovani saranno tra le priorità all'ordine del giorno nelle politiche dell'Università per il prossimo anno. "È un dovere etico  - ha sottolineato Paleari - anche se sentiamo di essere fortemente in ritardo. Per questo, momenti di incontro come quello di oggi  rappresentano segnali molto forti da raccogliere e trasmettere ai ragazzi".

Di particolare interesse l'intervento del professor Balzani che nel suo esordio ha paragonato le nostra Terra a un'astronave che viaggia nell'universo senza arrivare mai da nessuna parte e senza poter mai atterrare per fare rifornimento. Un'astronave che ci sta sempre più stretta, con 7 miliardi di abitanti e un aumento di circa 75 milioni ogni anno. "In quest'ambito - ha detto Balzani - l'energia è una risorsa fondamentale, perché vivere vuol dire usare energia: per tutte le operazioni necessarie a far crescere una mucca occorrono 6 barili di petrolio, mentre per produrre 1 computer ne servono 240 kg. I combustibili fossili rappresentano il 90% dell'energia usata oggi, tuttavia le riserve di petrolio non sono infinite. I consumi stanno aumentando in maniera sfrenata (alla media di 1000 barili di petrolio al secondo) soprattutto nei paesi ricchi: negli Usa per esempio si consuma ¼ dell'energia totale pur avendo meno del 5% della popolazione mondiale. Se tutti vivessimo all'americana avremmo bisogno di 4 Terre".

Anche secondo Balzani abbiamo vissuto per anni nella civiltà dell'usa e getta, e oggi occorre cambiare mentalità e riacquistare il senso del limite: vivere in modo più sobrio, nella logica della solidarietà e della responsabilità nei confronti della Terra e dei suoi abitanti. "Dobbiamo cercare alternative energetiche che siano abbondanti, inesauribili, non pericolose per l'uomo e per il pianeta, che favoriscano lo sviluppo economico e la distribuzione delle fonti energetiche".

Per Balzani la risposta non è sicuramente il nucleare che pure inizialmente aveva creato molte speranze, ma che, al contrario, non risponde ai parametri sopra indicati e dà moltissimi problemi di sicurezza. Una soluzione sono invece l'energia solare e altre fonti rinnovabili che rispondono a tutti i requisiti richiesti di abbondanza, inesauribilità e sicurezza. Secondo Balzani basterebbe coprire con i pannelli fotovoltaici meno dell1% del territorio italiano per soddisfare i nostri fabbisogni. È questa le vera direzione verso cui andare.

Di seguito un'interessante tavola rotonda alla quale hanno preso parte Antonio Lumicisi del Ministero dell'Ambiente che, dopo aver citato il Patto dei Sindaci, al quale aderiscono circa  3000 realtà a livello europeo e 1300 nella sola Italia, ha rivolto un plauso agli amministratori locali che hanno creduto nell'iniziativa, al di la degli impegni del Governo. Compito del Ministero sarà dunque di aiutare le comunità locali a portare avanti i progetti e a fare sistema. Quindi Giovanni Bosi del Consiglio Nazionale Ingegneri, ha illustrato il significato della carta eco-etica dell'ingegneria italiana che si pone come riferimento etico per l'operare quotidiano degli ingegneri, fornendo un orientamento intellettuale al bene comune, nello svolgimento della professione.

Benito Melchionna, procuratore emerito della Repubblica e professore di diritto ambientale, ha parlato di responsabilità sociale d'impresa e preoccupazione ambientale, declinandola in funzione della persona umana e dell'umanità, in un cammino che porti alla scomparsa delle disuguaglianze, alla realizzazione della giustizia e quindi alla felicità.
Infine Don Francesco Poli presidente del Centro Etica Ambientale (Cea) ha fatto un richiamo alla memoria e alla libertà per arrivare a nuovi scenari di crescita e di sviluppo. "Cominciamo a guardare la nostra storia - ha detto - e a recuperare il nostro significato per andare a progettare il nostro futuro. Oggi siamo al centro di una nuova alleanza tra tecnica, etica e ambiente. È necessario aprire una nuova età, come un ritorno al rinascimento, distaccandoci dal vecchio modello in cui la natura era materia inerte che l'uomo poteva modificare a piacimento, per costruire nuovi rapporti tra uomo e natura. Dobbiamo collocarci in questa prospettiva, sapendo che il risultato arriverà dopo un cammino che dobbiamo fare insieme".

Durante l'incontro anche un'importante novità presentata da Fabio Marazzi, componente del cda di Expo 2015 che ha annunciato l'accordo fra Expo2015 e FaSE -  a cui partecipano realtà come Università degli Studi di Bergamo, Centro di Etica Ambientale, Associazione Artigiani di Bergamo, imprenditori, istituzioni, parti sociali e promotori strategici del territorio - per creare un collegamento tra i contenuti di Expo2015 e il territorio lombardo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA