La crisi non ferma la Popolare:
utile netto a 124 milioni, + 57,5%

Pur operando nella difficile situazione economica determinata dalla lunga e grave crisi internazionale la Banca Popolare di Bergamo ha proseguito, riportando buoni risultati anche nel terzo trimestre del 2011, la propria azione di sostegno del territorio. Utile netto a 124 milioni.

Pur operando nella difficile situazione economica determinata dalla lunga e grave crisi internazionale - che si riverbera nell'operatività e sulla solvibilità delle imprese, sull'occupazione e sulla ricchezza disponibile per i consumi e per il risparmio - la Banca Popolare di Bergamo ha proseguito, riportando buoni risultati anche nel terzo trimestre del 2011, la propria azione di sostegno dei territori nei quali è radicata.

Essenziali per la buona performance del trimestre - si legge in una nota - «la considerevole solidità della banca (il cui indice di patrimonializzazione Total Capital Ratio raggiunge il 18%, oltre il doppio del minimo regolamentare), la buona dotazione di liquidità e la contenuta esposizione ai rischi; fattori tutti che hanno permesso di corrispondere efficacemente alle istanze di finanziamento di imprese e famiglie e di sicura tutela dei risparmi e degli investimenti della clientela».

«L'obiettivo di accentuare la capacità della banca di presidiare i mercati di riferimento, perseguito dallo scorso esercizio con il riassetto della rete distributiva e l'attribuzione ai presidi locali della responsabilità delle decisioni in materia di concessione degli affidamenti alla clientela, è stato ulteriormente migliorato nel trimestre - prosegue il documento - con l'assegnazione della responsabilità del servizio, per tutti segmenti di clientela, alle nuove 11 direzioni territoriali attivate dal mese di agosto».

«I robusti fondamentali della banca e le scelte organizzative e gestionali attuate hanno permesso di ottenere, anche nel terzo trimestre, risultati che sono stati positivamente valutati dal consiglio di amministrazione riunitosi il 10 novembre 2011».

Ecco i dati economici riclassificati (confrontati con il 30 settembre 2010)
Utile netto a 124 milioni di euro in crescita del 57,5%
Rapporto Cost/Income in miglioramento al 57,8% (65,3%)
Rettifiche di valore nette su crediti a 55,4 milioni di euro (contro 62,7 milioni)
Costo del credito allo 0,35% annualizzato (rispetto allo 0,41% dell'anno precedente)
ROE al 7,5% (4,9%) da valutare in relazione alla consistenza della dotazione patrimoniale

Dati patrimoniali riclassificati (confrontati con il 30 settembre 2010)
Impieghi alla clientela a 21 miliardi di euro (+ 3%) (+7,6% escluse le esposizioni verso il comparto delle Grandi Imprese)
Raccolta totale da clientela, escluso prestiti obbligazionari infragruppo ed il segmento Grandi Imprese, a 43 miliardi di euro (-2,8%) di cui diretta a 19,3 miliardi (-1,3%)
Solido equilibrio strutturale (Core Tier 1 al 15,9% e Total Capital ratio al 18%)

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