Eugenio Borella (Fiom Cgil Bergamo):
«Curioso l'atteggiamento di Cisl e Uil»

Eugenio Borella, segretario generale della Fiom Cgil di Bergamo, in merito alle novità di politica economica del Governo ha dichiarato che «la manovra economica presentata dal Governo Monti è sbagliata, insopportabile e iniqua. È un colpo durissimo alle lavoratrici, ai lavoratori, alle pensionate ed ai pensionati che hanno già fatto la loro parte in questi anni. Questa manovra colpisce ancora una volta le stesse persone, che hanno già pagato un prezzo alto per la crisi economica. Questa per noi è una manovra depressiva. Come Fiom Cgil affermiamo la necessità di introdurre nella politica economica del Governo provvedimenti equi, a partire dalla patrimoniale, passando per la lotta concreta all'evasione fiscale, per una riduzione significativa dei costi della politica, e avviando una politica industriale legata allo sviluppo e alla crescita, rimettendo il lavoro al centro dell'iniziativa per uscire dalla crisi».

«Per queste ragioni  - prosegue Borella - e per affermare i diritti, la democrazia e la rappresentanza sindacale, contro le decisioni prese dal gruppo Fiat, per la difesa e la riconquista del contratto nazionale, per dare continuità con le iniziative degli ultimi anni, chiediamo alla Cgil di proclamare lo Sciopero generale contro la manovra. E per questo si invitano le Rsu a proclamare iniziative di lotta in preparazione allo sciopero generale dei metalmeccanici già previsto per il 16 dicembre. In conclusione, non possiamo non definire curioso l'atteggiamento prima di Fim e Uilm poi di Cisl e Uil che da sole hanno deciso per lo sciopero contro la manovra, senza prevedere prima un passaggio unitario e confederale”.

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