«Start», anche il disoccupato
può diventare un imprenditore

Combattere la disoccupazione e creare nuovi posti di lavoro, grazie alla creatività e alla cultura imprenditoriale, offrendo servizi di consulenza gratuiti, contributi a fondo perduto e, novità di quest'anno, voucher per l'inserimento lavorativo di giovani.

Combattere la disoccupazione e creare nuovi posti di lavoro, grazie alla creatività e alla cultura imprenditoriale, offrendo servizi di consulenza gratuiti, contributi a fondo perduto e, novità di quest'anno, voucher per l'inserimento lavorativo di giovani.

Queste le finalità del secondo bando Start, presentato alla ex Borsa Merci di Bergamo, il progetto inserito nell'Accordo di programma Microimprese e Artigianato, per il sostegno e il rafforzamento del tessuto imprenditoriale lombardo, siglato tra le Camere di commercio lombarde e Regione Lombardia, e sostenuto dal Ministero della Gioventù.

«Con questa seconda edizione di Start – ha spiegato Cinzia Tonin, Formaper, azienda speciale della Camera di commercio di Milano – vogliamo rivolgerci a tutte le persone che si trovano in difficoltà occupazionale, cioè siano inoccupati o disoccupati, cassintegrati o iscritti alle liste di mobilità; maggiorenni, residenti in Lombardia e che vogliano avviare un'impresa, con la sede legale e operativa nella nostra regione e in forma di società di persone, di capitali o cooperativa».

È stato anche specificato che non si perde lo stato di disoccupazione se si è lavorato occasionalmente senza superare un reddito lordo di 8 mila euro, oppure si ha una partita Iva in essere, non movimentata o con fatturazione lorda inferiore a 4.800 euro. «La dotazione finanziaria complessiva è di 3.952.420 euro – ha proseguito Tonin –, di cui 2.513.506 euro dalla Regione; 1.322.106 euro dalle Camere di commercio lombarde (di cui 120 mila da quella di Bergamo, ndr); 111.808 euro dal Comune di Milano e 5 mila dal Comune di Monza».

Sono sette le azioni o tappe previste dal progetto.

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