Imprenditori agricoli ad Asti:
caccia alle nuove idee anticrisi

Confrontarsi con altre realtà per cogliere nuovi spunti imprenditoriali e ampliare i propri orizzonti produttivi. Con questo spirito un gruppo di imprenditori agricoli nei giorni scorsi ha partecipato al viaggio studio nella provincia di Asti.

Confrontarsi con altre realtà per cogliere nuovi spunti imprenditoriali e ampliare i propri orizzonti produttivi. Con questo spirito un gruppo di imprenditori agricoli nei giorni scorsi ha partecipato al viaggio studio nella provincia di Asti promosso da Giovani Impresa Coldiretti Bergamo.

«Con questa iniziativa – spiega il delegato di Giovani impresa Coldiretti Bergamo Fabio Bonzi – abbiamo voluto capire in prima persona come altri imprenditori agricoli stanno cogliendo le opportunità legate alla filiera agricola tutta italiana che la Coldiretti sta costruendo giorno dopo giorno e come l'attività agricola si sta evolvendo e interessando sempre nuovi ambiti. Conoscere altre esperienze è sempre molto stimolante e spesso porta a idee e a progetti alternativi».

La visita, organizzata in collaborazione con la locale Coldiretti, ha interessato tre aziende: l'allevamento biologico di capre Agrilanga a Vesime, una realtà che produce diversi formaggi tra cui anche la pregiata Robiola di Roccaverano Dop; l'agriturismo San Desiderio di Merlo Aurelio a Monastero Bormida, un esempio virtuoso di multifunzionalità che oltre ad offrire una ristorazione di qualità e accoglienti strutture per il soggiorno, ha un allevamento di suini, un allevamento di bovini della tipica razza Piemontese, un impianto di biogas che produce energia dai rifiuti organici e il punto vendita di Campagna Amica in cui si possono trovare tutti i prodotti aziendali e quelli dl altri agricoltori del territorio; l'azienda vitivinicola  Mario Torelli di Bubbio, un'impresa familiare che vanta una lunga tradizione e  produce in modo biologico il tipico Moscato Doc che esporta in tutto il mondo.

«In questo momento di crisi – evidenzia Bonzi – è importante avere una mentalità aperta per trovare sempre nuove strade e porsi sul mercato in modo dinamico, differenziandosi dagli altri e magari trasformando in tipicità quelle che apparentemente sono debolezze.  L'innovazione è un fattore importante per un settore in profonda trasformazione come quello agricolo, soprattutto quando interessa non solo i prodotti e i processi produttivi, ma anche le strategie dell'organizzazione e il posizionamento delle imprese rispetto al mercato. Guardarsi intorno e dialogare con gli altri è fondamentale per stare al passo con i tempi e guardare al futuro con nuove prospettive».

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