Lo Stato paga le imprese in ritardo
E Bergamo ha il record negativo

Il decreto liberalizzazioni del governo prevede lo stanziamento di 5,7 miliardi per il pagamento delle imprese fornitrici della Pubblica amministrazione: un passo avanti rispetto a una situazione che stava portando al collasso decine di migliaia di aziende.

Una boccata d'ossigeno. Il decreto liberalizzazioni del governo che prevede lo stanziamento di 5,7 miliardi per il pagamento delle imprese fornitrici della Pubblica amministrazione è un passo avanti rispetto a una situazione che stava portando al collasso decina di migliaia di aziende italiane.

Proprio Bergamo a riguardo, deteneva un paio di record assolutamente poco invidiabili: è infatti la provincia lombarda che sul fronte degli artigiani registra tempi medi di pagamento più lunghi, pari a 154 giorni (rispetto a una media lombarda di 149), con un incremento di un mese e mezzo rispetto al 2010.

E sempre Bergamo vanta i tempi più lunghi derivanti dal ritardo nei giudizi per le insolvenze e la durata delle procedure fallimentari: tra i 1.100 e i 2.026 giorni di attesa (anche se qui i dati Confartigianato risalgono al 2008). Ora qualcosa si muove, e anche a livello locale l'8 febbraio la Camera do commercio di Bergamo presenterà un'iniziativa promossa dal sistema camerale lombardo e da Unicredit per agevolare lo sblocco del credito. Intanto però questa emergenza ha lasciato sul campo «morti e feriti», aziende cioè che sono fallite o sono rimaste sul baratro per i forti ritardi spesso dovuti ai vincoli imposti dal Patto di stabilità, che la Pubblica amministrazione impone a tutte quelle imprese che le forniscono servizi.

«È un problema che ci tocca in modo forte – dice Angelo Carrara, presidente dell'Associazione artigiani di Bergamo – ed è la prima causa di chiusura delle nostre imprese. In base a un'indagine tra i nostri associati, il peggiore pagatore risulta il settore pubblico».

Dal comparto costruttori la visione è simile: «Stiamo denunciando da oltre un anno la grave situazione relativa al ritardo dei pagamenti da parte del settore pubblico – afferma Ottorino Bettineschi, presidente Ance Bergamo –. Abbiamo voluto fare di più e abbiamo diffuso i dati emersi da un'indagine interna: l'84% delle imprese operanti nel settore dei lavori pubblici lamenta ritardi nei pagamenti, dovuti ai patti di stabilità, che superano, in media, i 220 giorni».

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