Benzinai sempre più in difficoltà
A rischio il pagamento con carta

Il governo ha congelato il provvedimento che prevedeva la gratuità delle transazioni dei pagamenti di benzina con carte di credito. Nel frattempo alcuni gestori dei pagamenti elettronici hanno disdettato i contratti proponendo accordi più svantaggiosi.

Con la recente manovra (Decreto Legge del 24 gennaio 2012 n.12) il governo ha congelato il provvedimento del precedente esecutivo (Legge 138/2011, art.34, comma 7) che prevedeva dal 1° gennaio 2012 la gratuità delle transazioni dei pagamenti dell'erogato di benzina con carte di credito, novità fortemente gradita ai benzinai per ragioni di tracciabilità dei pagamenti e di sicurezza degli incassi. La nuova norma è stata omessa, ma nel frattempo, alcuni gestori dei circuiti dei pagamenti elettronici hanno disdettato i contratti con i benzinai proponendo nuovi accordi molto più svantaggiosi e insostenibili per la categoria, con canoni fissi sul numero delle transazioni.

«Il rischio è che dalla fine del mese i benzinai non accettino più i pagamenti con carte di credito, perché troppo onerosi per i loro ridotti margini di gestione – afferma Giuseppe Milazzo, presidente della categoria dei benzinai di Ascom –. In questo modo dalla gratuità promessa si potrebbe passare al rischio di una nuova stangata, perché le nuove modalità di commissioni imposte dal sistema bancario sono raddoppiate e quindi insostenibili . Sono molti i benzinai che hanno ricevuto la disdetta dei vecchi contratti con l'invito a stipulare nuovi accordi più onerosi. Una iniziativa che pareva interessante si sta trasformando in un aggravio per le nostre imprese».

La Figisc a livello nazionale ha scritto al Governo denunciando non solo la retromarcia dell'esecutivo, ma soprattutto l'atteggiamento del sistema bancario. A livello locale Ascom ha scritto a tutti i gestori informandoli della novità e chiedendo loro di non sottoscrivere le nuove e pesanti convenzioni.

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