Pausa caffè: al massimo in due
Il caso alla Mall Hernan di Seriate

È già stata ribattezzata la «guerra del caffé»: alla Mall Herlan di Seriate, multinazionale svizzera, è arrivato il diktat che in queste ore sta facendo il giro d'Italia: non più di due lavoratori insieme alla pausa caffè.

È già stata ribattezzata la «guerra del caffé»: alla Mall Herlan di Seriate, multinazionale svizzera che ha riassorbito parte dei lavoratori della Frattini (quello legati al ramo d'azienda del «metal container»), è arrivato il diktat che in queste ore sta facendo il giro d'Italia.

Un comunicato affisso nella bacheca aziendale stabilisce infatti che operai e impiegati potranno assentarsi per la pausa caffè solo a gruppi di due per volta (o preferibilmente da soli) e solo per lo stretto necessario.

Pare che la misura sia stata adottata dall'azienda, specializzata nella produzione di macchine e impianti per la produzione di bottiglie di alluminio, per «evitare assembramenti», visto che, secondo la dirigenza, parecchie persone si ritroverebbero in orari fissi davanti alla fatidica macchinetta.

Questo atteggiamento, per Mall Herlan, «non sarebbe consono a un'attività produttiva e aziendale». Sorpresa e sconcerto da parte di lavoratori e sindacato che naturalmente non credevano ai loro occhi: «Che facciamo? Prendiamo il numerino per andare al distributore di caffè?», si sono chiesti in molti.

Da parte dell'azienda si preferisce in questo momento non commentare: intanto però, per svelenire la polemica, dal sindacato arriva una risposta «creativa»: «Vogliamo dire ai signori della Mall Herlan - annuncia Fantini - che offriremo noi il caffè a loro, se sono disposti a tornare sulle loro posizioni e a ridiscutere a tutto campo di integrativo».

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