Sebino, la crisi colpisce duro
Per la Cisl una lieve crescita

Il tesseramento della Cisl nel Sebino e in Valle Camonica tiene, e registra una lieve crescita nei settori industriali, del pubblico impiego e dei servizi. «La crisi economica ha via via generato un forte impatto occupazionale con incremento della Cig».

Il tesseramento della Cisl nel Sebino e in Valle Camonica tiene, e registra una lieve crescita nei settori industriali, del pubblico impiego e dei servizi. «La crisi economica - scrive il sindacato - negli ultimi tre anni ha via via generato, in particolare sul nostro territorio, un forte impatto occupazionale con il conseguente incremento dell'uso della cassa integrazione, soprattutto quella in deroga».

Molte sono state le aziende che hanno dovuto affrontare situazioni di grave crisi produttiva e di mercato, molte sono le imprese che ora si trovano a dover fare i conti anche con le conseguenti ripercussioni pesanti di carattere finanziario. Sono in aumento le riduzioni di personale e significativo è il numero delle cessazioni di attività, soprattutto nelle piccole e piccolissime aziende.

«Negli ultimi mesi - prosegue il sindacato - anche nei settori del commercio e dei servizi si cominciano a sentire in modo sempre più evidente i pesanti segni lasciati dal perdurare della crisi. La completa assenza di un vero riferimento istituzionale territoriale, capace di monitorare permanentemente il contesto socio-economico, produttivo ed occupazionale del comprensorio Vallecamonica Sebino, e quindi di coordinarne le iniziative e le attività di contrasto alla crisi, ha prodotto ulteriori notevoli difficoltà nell'analisi e nella gestione della situazione e, soprattutto, nelle possibilità di individuare e sperimentare percorsi alternativi».

Così «l'anno 2011 ha riconfermato l'aumento del bisogno di sindacato, spesso interpretato anche dagli imprenditori come unico riferimento per affrontare le situazioni crisi, con il ricorso agli ammortizzatori sociali e/o a contratti di solidarietà in un quadro di persistenti difficoltà. L'attività svolta dalla Cisl nel territorio nel 2011 si è sviluppata in modo articolato, ciò in relazione all'andamento ed alle necessità diverse da categoria a categoria. Notevole l'impegno assunto nei confronti delle situazioni più critiche, in particolare nel settore tessile (Olcese, N.K. Textile, Franzoni), in alcune realtà meccaniche (gruppo Inusti), del settore edile e del legno (edilizia privata, cantieri Riva); altrettanto l'impegno è stato verso le realtà che stanno gradualmente invertendo la tendenza negativa (gruppo Riva, Metalcam, Tenaris, aziende del settore gomma), alle quali va aggiunto il comparto del terzo settore, valvola di sfogo importante che ha certamente favorito la possibilità di reimpiego per decine di lavoratrici e lavoratori in difficoltà».

Significativo il livello di relazioni industriali, mantenuto dalle categorie della Cisl, con imprese che reggono bene l'impatto negativo della crisi (Oldrati, Filatura di Lenna, Salzgitter, Lucchini RS, Iseo Serrature, Ferrarelle Boario, Diamalteria Italiana, Dolomite Franchi), che ha consentito di consolidare la difesa e la tutela di una grande parte del patrimonio manifatturiero, professionale ed occupazionale del territorio e, in alcuni casi, di migliorarne la qualità attraverso nuovi accordi integrativi. Difficoltà nella difficoltà è il settore del pubblico impiego, con il persistente blocco del turnover, l'esternalizzazione esasperata di servizi, la corsa alla riduzione dei costi in conseguenza ai tagli di Governo e Regione dei trasferimenti agli Enti locali».

La Cisl del Comprensorio Vallecamonica Sebino ha competenza su 49 Comuni della Vallecamonica e del Sebino Bresciano, 22 Comuni del Sebino Bergamasco, in totale 71 Comuni e ca. 200.000 abitanti di Vallecamonica, Sebino Bresciano e Bergamasco (a differenza della Cgil non comprende 6 Comuni della Franciacorta).


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