Col freddo polare disagi nelle stalle
Riscaldamento al top, gasolio alle stelle

Anche nella Bergamasca il freddo polare sta causando notevoli disagi e gravi perdite alle aziende agricole. Sono praticamente esplose le spese per il riscaldamento che in questi giorni è a pieno regime nelle serre e nelle stalle.

Anche nella Bergamasca il freddo polare sta causando notevoli disagi e gravi perdite alle aziende agricole. Sono praticamente esplose le spese per il riscaldamento che in questi giorni è a pieno regime nelle serre e nelle stalle. In alcuni casi il consumo del gasolio è aumentato anche del 50% e visto il prezzo raggiunto dai carburanti questo si traduce in un vero e proprio salasso per gli agricoltori.

Se le mucche adulte non soffrono tanto per le basse temperature, i vitellini vanno tenuti su paglia ben asciutta e al riparo dal vento. Nelle aziende con i suini il riscaldamento è al massimo soprattutto nelle zone parto dove ci sono le scrofe con i piccolini, mentre nei reparti con i maialini svezzati c'e' chi ha posizionato apparecchi portatili che soffiano aria calda nell'ambiente.

Il gelo ghiaccia gli abbeveratoi e crea problemi agli animali che devono dissetarsi. Nelle stalle con le mucche da latte gli allevatori sono costretti a svuotare completamente le condutture per evitare che gelino e si spacchino oppure lasciano sempre un filo d'acqua in modo che il passaggio costante scongiuri la formazione del ghiaccio. In molte zone montane e nelle campagne più isolate si sta rivelando preziosa l'opera svolta dai trattori degli agricoltori per la pulizia del ghiaccio sulle strade e il ripristino di condizioni accettabili per la circolazione. Senza questi interventi prodotti come latte, carni e verdure avrebbero difficoltà ad arrivare regolarmente nelle aziende di trasformazione e quindi nei negozi e nei supermercati.

«Già nei corsi scorsi, in piena emergenza neve- sottolinea il presidente della Coldiretti di Bergamo Alberto Brivio –, nella nostra provincia una trentina di agricoltori in accordo con le amministrazioni comunali sono scesi in campo per la pulizia delle strade e molti altri hanno provveduto a ripristinare le condizioni necessarie per la viabilità sulle strade secondarie. Poiché è previsto che il maltempo duri ancora per molti giorni, anche con possibili nevicate, rilancio anche nella nostra provincia l'appello agli agricoltori del nostro presidente nazionale Sergio Marini affinché collaborino con le amministrazioni comunali e provinciali per ripristinare al più presto la circolazione dove ce ne sia bisogno in modo da garantire condizioni di sicurezza per i cittadini. Con la temperatura scesa praticamente ovunque abbondantemente sotto lo zero chi può e ha i mezzi idonei sono certo coglierà l'importanza di rimboccarsi le maniche per scongiurare il pericolo causato dal gelo sulle strade».

Il brusco abbassamento della colonnina di mercurio sta mettendo a dura prova anche gli ortaggi, le piante nei vivai, la vite, l'olivo e gli alberi da frutto. Per la Coldiretti di Bergamo è ancora presto per parlare di danni irrimediabili, ma le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni non lasciano presagire nulla di buono e la preoccupazione è molta. Su tutto il territorio nazionale sono quasi diecimila i trattori degli agricoltori della Coldiretti che sono stati mobilitati d'emergenza in soccorso dei Sindaci per intervenire nella pulizia delle strade dal ghiaccio e dalla neve. Sono stati inoltre allertati anche i vivaisti per collaborare alla messa in sicurezza degli alberi che sotto il peso della neve e del ghiaccio crollano sulle strade con danni a persone e automezzi. La presenza diffusa degli agricoltori sul territorio assicura un intervento capillare anche nelle aree critiche del Paese e scongiura il rischio di isolamento delle abitazioni soprattutto nelle zone più difficili.

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