La Bassa contro la Val Taleggio:
strachitunt, il round al Consorzio

Un round a favore del Consorzio. Dopo un anno d'attesa per il ricorso di tre produttori della Bassa, si è conclusa così l'audizione romana al ministero delle Politiche Agricole sulla Dop allo Strachitunt. Produttori storici della Val Taleggio contro quelli della Bassa.

Un round a favore del Consorzio. Dopo un anno d'attesa per il ricorso di tre produttori della Bassa, si è conclusa così l'audizione romana al ministero delle Politiche Agricole sulla Dop allo Strachitunt. Da un lato erano schierati i produttori storici della Val Taleggio, coloro che fanno parte del Consorzio di Tutela che già all'inizio del 2011 avevano ottenuto il via libera al marchio europeo, poi stoppato dal ricorso.

Dall'altro i tre produttori della Bassa (Taddei di Fornovo, G. Invernizzi di Pontirolo Nuovo e Latteria Sociale di Calvenzano) che chiedono di produrre anch'essi questo straordinario formaggio a due paste, antenato del gorgonzola e definito da Vissani il migliore d'Italia.

Come prevedibile, l'incontro si è trasformato in scontro (dialettico) perché ognuno è rimasto rigorosamente sulle proprie posizioni: il Consorzio ha ribadito l'unicità di un prodotto legato alla sua terra d'origine (la Val Taleggio), i ricorrenti hanno chiesto con forza che accanto alla Dop venisse riconosciuta una denominazione generica, come già accade per alcune tipologie come pecorino o provolone.

Su questo punto però dal ministero c'è stata una chiusura netta, al punto che i ricorrenti hanno formulato un'altra richiesta: quella di allargare la zona di produzione, adducendo il fatto che da parecchio tempo il prodotto viene fatto anche in pianura. Ora i ricorrenti dovranno produrre documentazioni storiche.

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