Accordo Comune-commercianti
Ecco il «Negozio ecosostenibile»

Bergamo è la prima grande città a proporre il marchio di qualità del «Negozio ecosostenibile», impegnato cioè a favore dell'ambiente e del risparmio energetico. Finora l'idea è stata testata sono in due piccoli Comuni italiani, in Brianza e nel Chianti.

Bergamo è la prima grande città a proporre il marchio di qualità del «Negozio ecosostenibile», impegnato cioè a favore dell'ambiente e del risparmio energetico. Finora l'idea è stata testata sono in due piccoli Comuni italiani, in Brianza e nel Chianti.

A fronte di un guadagno in immagine - che dovrebbe portare più clienti, attenti alle politiche ambientali - e di un , per ora solo ipotetico, sconto sulla raccolta dei rifiuti, i negozianti potranno fregiarsi del marchio che attesta l'ecologicità della loro attività.

Gli impegni richiesti ai commercianti per poter ottenere la «certificazione» sono: una corretta gestione dell'energia elettrica e termica, una gestione dei rifiuti attenta alla differenziazione e alla riduzione degli imballi, acquisti più verdi (utilizzando per esempio carta sostenibile per gli scontrini), una mobilità più ecologica per il trasporto delle merci, un'attenzione al risparmio delle risorse idriche.

L'idea è stata presentata a Palazzo Frizzoni. Tutto è partito dalla richiesta che avanzata a dicembre dall'Amministrazione, in piena emergenza smog e polveri sottili, ai negozianti. L'invito era quello di tenere chiuse le porte per ridurre l'inquinamento.

Chi sottoscriverà l'accordo per il marchio di «Negozio ecosostenibile» dovrà anche impegnarsi a mantenere il riscaldamento entro i limiti di legge. Il progetto è stato sottoscritto dal Comune insieme ad Ascom e Confesercenti: si procederà prima con una mappatura, mentre i primi «bollini» dovrebbero essere assegnati entro fine anno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA