C'è anche Scanzorosciate
nella raffineria sul Volga

Alcune aziende italiane, fra le quali le Officine Luigi Resta di Scanzorosciate, partecipano alla costruzione di una nuova gigantesca raffineria in Tatarstan, una Repubblica poco conosciuta ma tra le più sviluppate della Federazione Russa situata a circa 800 km a est di Mosca.

Una repubblica poco conosciuta ma tra le più sviluppate della Federazione Russa. È il Tatarstan, situato a circa 800 chilometri a est di Mosca. È la seconda repubblica russa più industrializzata, con 4 milioni di abitanti: la produzione industriale costituisce il 45% del Prodotto interno lordo e i comparti industriali maggiormente sviluppati sono la chimica, i macchinari industriali, le industrie che lavorano il legno e le raffinerie.

E proprio alla costruzione di una nuova gigantesca raffineria sono state chiamate alcune aziende italiane, fra le quali le Officine Luigi Resta di Scanzorosciate. Un investimento complessivo di 7,4 miliardi di dollari per la realizzazione dell'impianto. Una raffineria che permetterà a Taneco di produrre 148 mila barili al giorno di benzina, diesel, oli combustibili, cherosene e nafta.

È stata Sace - il gruppo attivo nell'assicurazione del credito all'estero che sostiene la crescita di oltre 25 mila imprese in più di 180 Paesi - a garantire il finanziamento di 144 milioni di dollari a favore di Taneco per la costruzione della nuova raffineria. L'intervento di Sace va a copertura dei contratti di fornitura assegnati a varie imprese italiane tra cui Officine Luigi Resta, Mangiarotti, Walter Tosto e Weir Gabbioneta.

Le Officine Resta (150 dipendenti, ricavi per 65 milioni) proprio in questi giorni stanno preparando la spedizione della commessa ottenuta nel giugno 2010 e costituita da 17 scambiatori di calore ad alta pressione di diverse dimensioni, sia piccoli che medio-grandi (tra i quali spiccano 3-4 macchinari più imponenti con un peso che arriva a 130 tonnellate) per un importo complessivo dell'ordine di 15 milioni di dollari.

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