Allarme siccità, la Coldiretti:
anticipare calendario irrigazioni

Aumenta la preoccupazione nei campi per il perdurare della siccità. Lo sottolinea la Coldiretti bergamasca che tramite i propri uffici sul territorio sta costantemente monitorando la situazione. E ha chiesto al Consorzio di bonifica di anticipare il calendario delle irrigazioni.

Aumenta la preoccupazione nei campi per il perdurare della siccità. Lo sottolinea la Coldiretti bergamasca che tramite i propri uffici sul territorio sta costantemente monitorando la situazione. Tra gli agricoltori è forte il timore che la mancanza di acqua e le temperature decisamente anomale e superiori alla media stagionale possano ripercuotersi pesantemente sui raccolti.

«I rischi maggiori li stanno correndo i cereali autunno vernini come orzo e frumento - spiega il presidente della Coldiretti di Bergamo Alberto Brivio -; a causa della mancanza di acqua queste colture non si stanno sviluppando come dovrebbero e se non pioverà al più presto il raccolto quest'anno sarà meno della metà».

La pioggia è necessaria anche per salvare le semine del mais che si stanno facendo proprio in questi giorni. Per la germinazione e il corretto sviluppo delle piantine cruciali saranno le prossime due settimane. Se non pioverà il raccolto del mais che è fondamentale per l'alimentazione degli animali delle stalle bergamasche presenterà grosse incognite.

«Vista la situazione - afferma Brivio - abbiamo chiesto al Consorzio di Bonifica di anticipare il calendario delle irrigazioni per gli impianti a pioggia e l'istituzione di una task force per studiare le emergenze e trovare le possibili soluzioni. Nei prossimi giorni chiederemo anche la deroga al Minimo Deflusso Vitale perché negli anni passati la risposta (oltretutto negativa) degli organi preposti è arrivata dopo mesi e purtroppo i tempi della burocrazia non sempre si conciliano con le esigenze delle colture in campo».

Secondo la Coldiretti di Bergamo ormai i cambiamenti climatici sono un dato di fatto e bisogna quindi adeguarsi anche per quanto riguarda la gestione delle acque irrigue. Le stagioni sono completamente sfasate e le piogge e le temperature non seguono più l'andamento di un tempo. Questi mutamenti rappresentano per l'attività agricola una vera e propria sfida quindi per non trovarsi a rincorrere sempre l'emergenza bisogna prevedere in tempo utile i necessari Interventi.

La situazione è critica anche per i laghi lombardi. Dal Garda al Maggiore, dall'Iseo al Lario sono tutti molto sotto i livelli del marzo 2011. Il lago di Como, ad esempio, è a meno 6,3 centimetri rispetto allo zero idrometrico contro i più 18 dell'anno scorso. Il lago Maggiore è a 66 centimetri contro un livello di 113 centimetri di dodici mesi fa. Il Lago di Garda sta segnando 75,5 centimetri contro i 129,5 del 2011.

Infine il lago d'Iseo è di 15,9 centimetri sotto lo zero idrometrico contro i quasi 29 centimetri sopra lo zero registrati invece nel marzo dell'anno scorso. Un deficit di livello che significa centinaia di milioni di metri cubi d'acqua in meno.

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