La vicenda dell'Ipsa
Nuovo incontro il 2 aprile

Senza un luogo fisico e senza le attrezzature necessarie per riprendere la produzione, la vicenda dell‘Ipsa (ex Cattaneo Presse) resta irrisolta, dopo lo sfratto e il trasferimento parziale (quello degli uffici) nei locali della ditta Bianco a Carobbio degli Angeli.

Senza un luogo fisico e senza le attrezzature necessarie per riprendere la produzione, la vicenda dell‘Ipsa (ex Cattaneo Presse) resta irrisolta, dopo lo sfratto e il trasferimento parziale (quello degli uffici) nei locali della ditta Bianco a Carobbio degli Angeli. Per discutere della situazione, lunedì prossimo, 2 aprile, è in programma un incontro in Provincia.

Durante il confronto che vedrà la partecipazione di Rsu, Fiom Cgil, Fim Cisl e Direzione aziendale, davanti all'assessorato al Lavoro i dipendenti daranno vita ad un presidio a partire dalle 11. Nell'azienda metalmeccanica sono 43 i lavoratori rimasti in forza, tutti in Cassa integrazione straordinaria (eccetto alcuni impiegati che lavorano nei nuovi uffici di Carobbio degli Angeli). La Cigs finirà il 26 aprile.

«Ad oggi l'azienda non ha ancora inviato alcuna comunicazione per il prosieguo degli ammortizzatori sociali» ha detto poco fa Mauro Rossi della Fiom-Cgil di Bergamo. «Inoltre i lavoratori hanno ancora in arretrato il versamento di ben 4 stipendi, uno dei quali, su indicazione della stessa IPSA, avrebbe dovuto essere erogato la scorsa settimana: fino ad oggi, tuttavia, i dipendenti non lo hanno ricevuto».

Nell'azienda metalmeccanica la notizia dello sfratto dalla sede di Albano era arrivata a fine gennaio. L'immobile è oggi di proprietà della finanziaria Fidim srl, che non avendo mai ricevuto i pagamenti dell'affitto da parte di IPSA, ha deciso di riprenderselo. Dopo essere stato posticipato, lo sfratto è avvenuto il 5 marzo.

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