Formigoni al Salone del Mobile
«Serve l'Iva al 4% sull'acquisto»

Cresce l'export del settore dell'arredamento, cala invece il mercato interno. Quale via d'uscita? «Aliquota Iva al 4 per cento sull'acquisto dei mobili della prima casa: questo permetterebbe ai giovani di arredare l'alloggio e servirebbe da stimolo al settore».

Cresce l'export del settore dell'arredamento, cala invece il mercato interno. Quale via d'uscita? «Aliquota Iva al 4 per cento sull'acquisto dei mobili della prima casa: questo permetterebbe ai giovani di arredare l'alloggio e servirebbe da stimolo al settore, asse fondamentale per la nostra economia». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni alla conferenza stampa di apertura della cinquantunesima edizione del Salone del mobile, presso la fiera di Rho-Pero.

«L'Iva - ha spiegato Formigoni - non è tra le competenze della Regione ma dello Stato: la Lombardia, tuttavia, darà il proprio sostegno in sede nazionale appoggiando questa proposta affinché essa sia introdotta dal Governo e dal Parlamento».

Il presidente Formigoni ha aperto il Salone del mobile appoggiando dunque l'iniziativa avanzata dal presidente di Federlegno Arredo, Roberto Snaidero: «Trovo questa proposta assolutamente centrata - ha aggiunto Formigoni, accanto al presidente di Cosmit Carlo Guglielmi, promotore del Salone -. Mi sembra un modo realistico e concreto per dare una mano alle imprese ed ai giovani che devono metter su famiglia». La Lombardia intende continuare ad essere al fianco delle imprese che producono mobili: con oltre 6.200 aziende è la prima regione d'Europa in questo settore, leader anche nella produzione di brevetti con il 6,6 per cento.

La Lombardia è pronta a proseguire nell'azione di sostegno al dinamismo imprenditoriale: Formigoni ricorda la legge sullo sviluppo di recente approvazione, l'apertura di una linea di credito agevolato da 500 milioni di euro per le piccole e medie impese e l'abbattimento dei tempi di pagamento: «Lo Stato - ha polemizzato - è puntualissimo nel chiedere le tasse e sempre molto in ritardo nel pagare i propri debiti, arrivando anche a 3-4 anni. Conoscendo il disagio delle imprese di fronte a uno Stato così egoista, ho voluto fare in modo che nel 2012 la Regione Lombardia paghi i propri fornitori entro 60 giorni».

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