Assemblee dei postali, la Cgil:
«L'azienda ostacola le riunioni»

Decisi a non allontanarsi dal proprio luogo di lavoro, i dipendenti postali si sono riuniti giovedì 10 maggio in assemblea davanti ai cancelli degli uffici di Bergamo e di Grumello del Monte. La terza assemblea, quella di Clusone, invece, si è tenuta dentro gli uffici.

Decisi a non allontanarsi dal proprio luogo di lavoro, i dipendenti postali si sono riuniti giovedì 10 maggio in assemblea davanti ai cancelli degli uffici di Bergamo (al Centro di recapito di Redona, dove c'era una sessantina di persone) e di Grumello del Monte (dove si contava una trentina di lavoratori). La terza assemblea, quella di Clusone, invece, si è tenuta dentro gli uffici.

Rispedita al mittente la lista di sedi alternative dove Poste Italiane voleva far tenere le assemblee, la Slc-Cgil provinciale denuncia un «tentativo dell'azienda di ostacolare la normale attività sindacale» a pochi giorni dello sciopero proclamato dalla Cgil per lunedì 14 maggio. Quello che è accaduto oggi è probabile accada - secondo il comunicato della Cgil - anche per le tre assemblee previste venerdì 11 maggio a Treviglio, Ponte San Pietro e San Pellegrino (dalle ore 7,55 alle 9,55).

«L'azienda martedì ha comunicato in maniera unilaterale quali luoghi avrebbe messo a disposizione per le assemblee: tutti all'esterno delle sedi di lavoro, in alcuni casi anche lontani alcuni chilometri, come ad esempio la sala di Mozzo per l'assemblea di Bergamo - spiegano Paolo Turani della segreteria Slc-Cgil provinciale e Angela Cominelli della Rsu Filiale 1 di Bergamo -. Si tratta di un atteggiamento che, a nostro avviso, mira ad ostacolare l'attività sindacale alla vigilia di uno sciopero importante».

«Le scuse addotte dall'azienda sono di ordine organizzativo, parlano di sicurezza da mantenere in ambienti che sarebbero troppo piccoli per ospitare molta gente. Eppure tradizionalmente le nostre assemblee, anche quelle molto partecipate, si sono sempre svolte nei luoghi di lavoro, dove hanno un valore importante. È la prima volta che una cosa del genere accade in maniera così massiccia, coinvolgendo più sedi e con chilometri tra i luoghi di lavoro e quelli messi a disposizione per le assemblee».

«Ha dell'incredibile che nel 2012 non sia possibile svolgere un'assemblea in locali delle poste accessibili ai lavoratori», ha aggiunto Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della Cgil, che era presente questa mattina all'assemblea dell'ufficio postale a Redona.

«L'atteggiamento della direzione delle Poste di Bergamo è inaccettabile. In tutte le aziende private di tutte le categorie vengono svolte assemblee sul posto di lavoro senza alcun problema. Costringere i lavoratori a tenere l'assemblea sul piazzale del centro di recapito proporre un luogo diverso da quello presso cui lavorano quando vi erano ampi locali disponibili è semplicemente vergognoso».

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