Bergamo al centro del progetto Sud-Nord-Sud

Bergamo al centro del progetto Sud-Nord-SudPer la mobilità del lavoro sarà la prima provincia con quattro Centri per l’impiego in rete

Dopo essere stata la prima provincia d’Italia ad aderire al progetto «Sud-Nord-Sud» di Italia Lavoro (l’agenzia del ministero del Welfare per le politiche attive del lavoro e lo sviluppo dell’occupazione), ora Bergamo si appresta a diventare la prima provincia a «mettere in rete» più Centri per l’impiego: complessivamente quattro dopo che le realtà di Treviglio, Romano di Lombardia e Grumello del Monte nelle prossime settimane andranno ad affiancare Bergamo che l’esperienza l’ha avviata nel 2003.

È il risultato del vertice che ha visto riuniti i rappresentanti degli 11 centri per l’impiego orobici sotto la direzione dell’assessore provinciale al Lavoro, Benedetto Maria Bonomo, e della responsabile di Italia Lavoro, Cinzia Suardi, nel quale i tre centri di Treviglio, Romano e Grumello hanno dichiarato il loro interessamento ad ampliare la rete dei centri aderenti all’iniziativa. «È un momento importante - sottolinea l’assessore Bonomo - in quanto si punta ad offrire maggiore respiro operativo ad un progetto di mobilità territoriale del lavoro che punta a qualificare e rendere più efficiente l’incrocio tra domanda e offerta: queste ultime che, per certi versi, oggi risultano territorialmente distanti». Come evidenzia l’assessore, l’obiettivo del progetto (che coinvolge oggi una cinquantina di Centri per l’impiego in tutta Italia) è quello di dare due risposte concrete ad altrettanti problemi nazionali: la carenza di personale e la forte domanda di manodopera al Nord; la carenza di occasioni d’occupazione e la contestuale disponibilità di personale al Sud. Questo non solo attraverso l’incrocio a distanza tra chi cerca e chi offre lavoro, ma anche attraverso percorsi d’inserimento lavorativo o qualificazione professionale finalizzati comunque ad una successiva occupazione.

«In questo contesto il progetto di Italia Lavoro diventa la scelta strategica più opportuna che vede nella centralità Centri per l’impiego la soluzione operativa più adeguata: un’opportunità che può trasformare gli stessi centri, con la tipologia di servizi per l’occupazione che a loro verranno affidati, in veri Palazzi del lavoro». E in questo contesto d’incentivazione della mobilità del lavoro, il ruolo della Provincia diventa ancor di più importante in quanto a fianco del cosiddetto «matching» (incrocio) tra domanda e offerta, occorre garantire ai giovani che si impegnano concretamente nello spostamento da Sud a Nord un’accoglienza che rispetti la dignità del lavoratore: «Ecco perché è stato attivato un "Tavolo dell’accoglienza" al quale le organizzazioni operanti sul territorio apportano il loro contributo in termini di occasioni d’ospitalità per il periodo iniziale d’inserimento lavorativo».

Il progetto Sud-Nord-Sud, come sottolinea Suardi, punta a creare occasione d’occupazione per giovani dell’area meridionale risolvendo in contemporanea la necessità di individuazione del personale da parte di aziende del Nord in difficoltà nel reperire le adeguate figure professionali. Ma anche alla preparazione professionale di giovani che, una volta terminati gli stage nelle aziende del Nord, possono tornare nelle zone d’origine dove avviare un percorso occupazionale in realtà del Sud con le quali si è concordato in precedenza l’assunzione. «Una delle opportunità che il progetto offre - ricorda Suardi - è la possibilità di fare selezione di personale attraverso videoconferenze. Bergamo in questo senso è stata la prima realtà in Italia (nelle scorse settimane all’Api n.d.r.) a provare questa soluzione e proprio lunedì prossimo prenderà servizio nell’azienda orobica che ha partecipato all’esperienza, la prima candidata selezionata che svolgerà sei mesi di tirocinio».

E proprio il tirocinio è l’esperienza su cui si sviluppa gran parte dell’operatività del progetto Sud-Nord-Sud: «Nei prossimi mesi anche l’Associazione artigiani di Bergamo (una delle realtà associative che hanno aderito al progetto di Italia Lavoro insieme a Api, Unione Industriali e Cna ndr) farà un’esperienza simile di tirocinio: ma in questo caso la formula è quella dello stage in Bergamasca che sfocerà in un’assunzione in un’associazione territoriale nell’area del Sud».

(28/01/2004)

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