Manovra, sciopero generale Bergamo: frena la ripresina

Sciopero generale contro la Finanziaria. Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato quattro ore di sciopero per il 30 novembre: «Le misure sono sbagliate e ingiuste – affermano i sindacati – e ne chiediamo il ritiro. Non si tradurranno in un rilancio né dei consumi né degli investimenti. Premiano i ceti più ricchi mentre si diffonde una preoccupante riduzione del potere d’acquisto dei redditi medi e bassi». Il ministro del Welfare Roberto Maroni replica: «Lo sciopero è un diritto costituzionale, ma la manovra sarà comunque approvata». La riforma fiscale, intanto, non si sblocca e Berlusconi lancia un chiaro messaggio agli alleati: «Se le promesse non si mantengono si va a casa». Il premier, poi, blinda la procedura per presentare gli emendamenti alla manovra: solo in sei sono stati autorizzati a firmarli.

In Lombardia la produzione industriale rallenta di nuovo nel terzo trimestre. Dopo i dati di aprile-giugno che avevano fatto ben sperare, il rapporto di Unioncamere diffuso ieri segnala un incremento su base annua dello 0,9%. Bergamo è in linea. Ma il raffronto con il periodo precedente raffredda l’ottimismo: -0,6% su base regionale, -0,4% provinciale. L’export si conferma più vivace rispetto alla domanda interna, ancora stagnante. Resta l’incertezza per l’artigianato.

(28/10/2004)

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