Crisi al femminile: ogni giorno
due neomamme lasciano il lavoro

«Con la crisi ancora una volta sono le donne a pagare il prezzo più alto». I dati bergamaschi parlano di una percentuale di disoccupazione «in rosa» che si attesta al 4,99%, contro una media del 4,1%. «La cultura del lavoro al femminile»: se ne parla sabato.

«Con la crisi ancora una volta sono le donne a pagare il prezzo più basso».
È il tema centrale che verrà sviscerato durante il convegno di sabato mattina (dalle 9,15) dal titolo «La cultura del lavoro al femminile», in programma nella sala Consiglio del Comune di Bergamo e organizzato dal Consiglio delle donne.

Il convegno è organizzato in collaborazione con l'università e vi parteciperanno anche tre rappresentanti del Parlamento europeo a ulteriore testimonianza dell'importanza dell'appuntamento.

I dati bergamaschi parlano di una percentuale di disoccupazione «in rosa» che si attesta al 4,99%, contro una media del 4,1%. Il quadro dettagliato sarà disegnato da Luciana Fratus (Cgil), del Coordinamento sindacati confederali Politiche del lavoro. Intanto, dai numeri emerge che ogni giorno, in provincia, due neo mamme lasciano il lavoro durante il primo anno di vita dei figli: 737 nel 2009 e 715 casi durante il 2010.

Secondo i dati Istat relativi al 2011, il tasso medio di occupazione in Bergamasca è del 63,3%, ma le donne si fermano al 51,2%. Superiore alla media locale è il tasso di inattività femminile (le persone non più iscritte nelle liste di disoccupazione che non cercano più un lavoro): il 46% contro il 33,9%.

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