Squinzi: in tempi brevi
l'incontro con i sindacati

«Sono disponibile a incontrare tutti i sindacati nel più breve tempo possibile». Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, replica a chi chiede quando incontrerà i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.

«Sono disponibile a incontrare tutti i sindacati nel piu' breve tempo possibile». Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, replica a chi chiede quando incontrerà i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.

«Cercherò di incontrare tutte le componenti sindacali - ha sottolineato Squinzi -. Personalmente li conosco già tutti, non ho problemi». Il neo presidente di viale dell'Astronomia non ha parlato di una data già definita per l'incontro perchè in agenda ci sono già molti impegni: «Sono appena arrivato - ha sottolineato - e ho molte assemblee» territoriali alle quali partecipare.

Quanto all'uscita della Grecia dall'euro, Sqinzi si dice fortemente contrario. «Sono fortemente contrario all'uscita della Grecia dall'Euro». Cosi' il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. «La Grecia - ha spiegato interpellato a margine dell'assemblea dell'Unione industriale pratese - non deve uscire dall'euro perche' la sua uscita causerebbe onde importanti che sarebbero pericolosissime per tutti. E' un'ipotesi che non voglio neppure prendere in considerazione. Mi auguro che prevalga il buon senso e la Grecia resti nell'euro».

Secondo Squinzi, c'e' bisogno di un'Europa piu' unita con una «Bce forte, welfare, fisco, infrastrutture ed energia comune».

"Io - ha spiegato Squinzi - sono critico, in generale, su tutta la situazione, in modo particolare sulla finanza perche' gli Stati Uniti, per mantenere in maniera abbastanza artificiosa la crescita, hanno messo in difficolta' tutto il mondo". Secondo Squinzi, "se la speculazione internazionale vuole attaccare un Paese, non ci sara' Paese che sara' capace di resistere: non sara' la Spagna, la Grecia e, purtroppo, non sara' neppure l'Italia. Il problema - ha concluso - e' che come Europa ci dobbiamo dimostrare compatti e dare un segnale forte ai mercati finanziari internazionali".

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