Giù i fallimenti nella Bergamasca
A maggio 19, a febbraio 29

Una frenata leggera, ma costante. Che dura ormai da tre mesi a questa parte e che, in un certo qual senso, potrebbe lasciare immaginare scenari un po' meno preoccupanti.

Una frenata leggera, ma costante. Che dura ormai da tre mesi a questa parte e che, in un certo qual senso, potrebbe lasciare immaginare scenari un po' meno preoccupanti. È il quadro che emerge dall'analisi dell'andamento dei fallimenti nella Bergamasca nei primi cinque mesi del 2012. Anzi, indicazioni di pseudo fiducia giungono osservando l'andamento dell'ultimo «filotto» di mesi, marzo, aprile e maggio che, a livello di andamento congiunturale mese su mese, segna una costante contrazione: ai 29 casi di febbraio (l'apice delle dichiarazioni di fallimento fino a questo punto del 2012), si sono contrapposti i 24 casi di marzo, cui hanno fatto seguito i 22 casi di aprile e, infine, i 19 fallimenti dichiarati lo scorso mese di maggio. Se si eccettua gennaio, che aveva evidenziato un andamento al rallentatore con soli 11 casi, l'appena trascorso mese di maggio ha segnato il valore più basso nelle dichiarazioni di fallimento.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 10 giugno

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