Ristrutturazioni e bonus energia:
ecco come ottenere le detrazioni

Le nuove agevolazioni per la ristrutturazione edilizia e gli interventi di riqualificazione energetica della casa presentate dal governo Monti portano nelle case degli italiani un bonus del 50%. Prorogato di altri sei mesi il bonus per il risparmio energetico.

Le nuove agevolazioni per la ristrutturazione edilizia e gli interventi di riqualificazione energetica della casa presentate dal governo Monti portano nelle case degli italiani un bonus del 50%.

Prima di entrare nel dettaglio di quanto contenuto nel provvedimento approvato venerdì scorso dal consiglio dei ministri, è fondamentale ricordare che le nuove disposizioni firmate da Monti & Co., saranno operative solo dall'entrata in vigore del legge definitiva, con il «visto» del Quirinale e il passaggio alle Camere.
Non sono escluse quindi eventuali variazioni, ma di certo c'è che si deve aspettare la data della pubblicazione, sulla Gazzetta ufficiale, del decreto sviluppo, perché solo da allora i benefici per gli italiani entreranno in vigore.

Conviene di più
Per le ristrutturazioni, con la possibilità della nuova aliquota del 50%, la detrazione Irpef s'incrementa notevolmente rispetto al 36% attuale, così come aumenta l'importo massimo di spesa previsto per i lavori: 96 mila euro, esattamente il doppio rispetto ai 48 mila euro oggi in vigore.

I costi per il recupero edilizio dovranno essere sostenuti e documentati entro la data di pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell'entrata in vigore della legge e non oltre il 30 giugno 2013.

Con il nuovo decreto sviluppo del governo, la spesa massima per unità immobiliare è fissata in 96 mila euro, mentre l'importo massimo detraibile (nel corso di dieci anni) è di 48 mila euro. Gli sconti da applicare nella dichiarazione Irpef previsti dal governo, riguardano le spese di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento, ristrutturazione edilizia, interventi per la climatizzazione e l'abbattimento delle barriere architettoniche d'immobili residenziali.

Le stesse detrazioni (48 mila euro in dieci anni) riguardano anche le manutenzioni delle parti comuni condominiali.

Le agevolazioni, certamente molto interessanti per le famiglie e le imprese italiane, valgono anche per i lavori già iniziati, perché ha valore in questo senso solo la data in cui viene eseguito il bonifico. Importante quindi attendere la pubblicazione della legge sulla Gazzetta ufficiale, e non far passare il 30 giugno 2013.

Se invece i lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti e già pagati prima della data di pubblicazione in Gazzetta ufficiale, si potrà detrarre solo il 36%. Nel caso in cui, invece, un proprietario stia decidendo di rifare il vecchio bagno di casa, meglio che aspetti di pagare (tramite bonifico) dopo l'entrata in vigore della nuova legge sulle agevolazioni.

Le agevolazioni saranno ripartite in dieci annualità. Se l'immobile è cointestato (esempio, marito e moglie) e le spese sono sostenute da entrambi, va diviso a metà anche il limite massimo delle spese fissato in 96 mila euro.

Proroga bonus energia
Il decreto sviluppo proroga di altri sei mesi il bonus per il risparmio energetico, facendo slittare al 30 giugno 2013 il termine ultimo entro il quale poter usufruire delle agevolazioni. Anche questa decisione dovrebbe avere un impatto molto positivo per le tasche delle famiglie.

Dal primo gennaio 2013, quindi, via libera del governo Monti ad altri sei mesi di bonus, anche se la proroga coincide con una limatura dell'aliquota, scesa al 50% rispetto all'attuale 55% previsto sino al 31 dicembre 2012. Chi è interessato a interventi di questo genere è bene quindi che si affretti. Tra gli interventi previsti per questo settore, i più importanti riguardano i lavori su pareti, pavimenti e finestre, installazione di caldaie a condensazione e pannelli solari termici.

Per quanto concerne la riqualificazione energetica dell'abitazione, l'importo massimo delle spese è fissato a 200 mila euro, (sconto massimo da portare in detrazione di 100 mila euro). Tassativo però il fatto che la riqualificazione consenta di ridurre del 20% (rispetto ai valori del dlgs 192/2005) il valore del fabbisogno annuo di energia primaria dell'edificio.

Per chi interviene su pareti, pavimenti e finestre (trasmittanza termica U), la spesa massima su cui poter chiedere il bonus è fissata in 120 mila euro, con conseguenti 60 mila euro di sconto massimo detraibile in dieci anni. Chi sostituisce gli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione, spesa massima di 60 mila euro e bonus di 30 mila euro (dall'Irpef o dall'Ires, in dieci anni).

Infine, è fissata in 120 mila euro la spesa massima sulla quale chiedere il 50% di bonus (pari a 60 mila euro, che si possono scalare dalle imposte in dieci anni) per installare pannelli solari.

Ora non resta che aspettare il passaggio del provvedimento alle Camere per la conversione in legge definitiva. Data l'ampiezza del provvedimento, non si possono escludere dei cambiamenti. Ricordiamo che se il Parlamento bocciasse il decreto, tutti i suoi benefici decadrebbero fin dall'inizio

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