Esodati, «Cifre superate dai fatti»
Fornero: cerchiamo soluzioni eque

«Il governo sta cercando di risolvere il problema degli esodati con soluzioni "eque e sostenibili"». Così il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, a margine dell'assemblea generale di Federmeccanica al Donizetti di Bergamo.

«Il governo sta cercando di risolvere il problema degli esodati con soluzioni "eque e sostenibili"». Così il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, a margine dell'assemblea generale di Federmeccanica al Donizetti di Bergamo. «Le cifre sono state superate dai fatti, ma noi non abbiamo mai ignorato il problema: cercando soluzioni eque e sostenibili».

«Non è una riforma perfetta, se ci fossero delle modifiche le faremmo pensandole con sano pragmatismo». Ha poi aggiunto il ministro. «Sono momenti difficili per il Paese ed è difficile comprendere una riforma complessa, che però ha molti elementi positivi".

Se il governo Monti dovesse arrivare al consiglio europeo, in calendario per i prossimi 28 e 29 giugno, senza la riforma del mercato del Lavoro, ha precisato, «ci sarà qualche amarezza che mettiamo in conto: cerchiamo di fare solo passi avanti».

Intanto però «l'industria metalmeccanica italiana sta attraversando la crisi più grave e più lunga della sua storia». Lo ha detto il presidente di Federmeccanica, Pier Luigi Ceccardi durante la sua relazione all'assemblea generale dell'associazione: dopo un breve periodo di ripresa, dalla metà del 2011 si è riavviata «la spirale recessiva che non accenna a rallentare».

Il presidente ha fornito i dati deludenti registrati dal settore nel primo quadrimestre: la produzione industriale è diminuita del 2,3% congiunturale e del 5,6% tendenziale e del 27,6% rispetto al primo quadrimestre del 2008. Nei primi quattro mesi di quest'anno, inoltre, sono state contate ore di cassa integrazione autorizzate pari a 186 mila lavoratori a tempo pieno e, ha aggiunto Ceccardi, «le previsioni relative a produzione e occupazione per l'anno in corso segnalano attese di ulteriori diminuzioni».

Il presidente di Federmeccanica, ha poi fatto un bilancio dei 5 anni 2007-2011, periodo in cui il valore aggiunto del settore è diminuito di oltre 10 miliardi di euro con una perdita di circa 260 mila occupati. Nel periodo considerato le retribuzioni contrattuali sono cresciute del 12,7% rispetto all'8,5% del costo della vita e del 3,9% dei prezzi.

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