La Cgil tenuta fuori dal cancello:
venerdì è sciopero alla Brembo

Dopo le assemblee che hanno visto alla Brembo il segretario provinciale della Cgil tenuto fuori dal cancello scattano gli scioperi: venerdì tocca alla sede di Curno, ma altre mobilitazioni sono annunciate nei prossimi giorni nelle altre sedi del gruppo.

Dopo le assemblee che hanno visto alla Brembo il segretario provinciale della Cgil tenuto fuori dal cancello scattano gli scioperi: venerdì tocca alla sede di Curno, ma altre mobilitazioni sono annunciate nei prossimi giorni nelle altre sedi del gruppo.

«Non è rimasta senza conseguenze - scrive il sindacato - la decisione della direzione Brembo di mettere alla porta (anzi di non fare proprio entrare) la Fiom-Cgil di Bergamo che lunedì 2 luglio era arrivata nelle sedi di Curno e di Mapello per tenere alcune assemblee. Si è trattato di assemblee “di organizzazione”, cioè non convocate dalle Rsu ma direttamente dalle organizzazioni sindacali come prevede il contratto nazionale».

«Così vista la paradossale situazione con i lavoratori da una parte del cancello e, dall'altra, fuori dall'area aziendale, il segretario generale provinciale della Fiom, Eugenio Borella, a tenere l'assemblea, per il 6 luglio, è stato proclamato uno sciopero di 2 ore nella sede di Curno. Nei prossimi giorni toccherà agli altri stabilimenti del gruppo».

La mobilitazione proclamata da Fiom di Bergamo e le Rsu Fiom del fruppo prevede lo sciopero nelle ultime due ore per chi lavora a giornata, 3x8x5, per i part time e per  i turni 6x6x4. Si svolgerà sabato, invece, per i turni 6x6x4.

Il sindacato ricorda che «i metalmeccanici della Cgil sono stati lasciati fuori dalla Brembo durante le assemblee previste lunedì alle ore 8.30, alle 9.30, alle 15.00 e a mezzanotte a Curno e in quella delle 13.00 a Mapello. Il giorno successivo è successa la stessa cosa.  Mentre le altre due sigle hanno svolto le proprie assemblee all'interno, il gruppo Brembo ha impedito l'ingresso della Fiom in quanto, per l'azienda, “non firmataria del contratto”. In vista della scadenza del contratto separato firmato solo da Fim e Uilm nel 2009, anche il sindacato dei metalmeccanici Cgil aveva intenzione di illustrare la propria piattaforma rivendicativa».

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