Malvestiti: «Quadro di incertezza
ma l'economia bergamasca tiene»

Ecco le dichiarazioni di Paolo Malvestiti, presidente della Camera di Commercio, sui dati della congiuntura del secondo trimestre del 2012. «L'economia di Bergamo e dell'intero Paese sta attraversando un momento difficile. L'instabilità dei mercati finanziari, la fragilità della zona euro e le pur necessarie politiche di contenimento del debito pubblico deprimono una domanda interna indebolita da quattro anni di recessione».

L'industria bergamasca contiene le perdite - anche se in relativo aggravamento in questo trimestre - perché può contare su un nucleo forte di imprese esportatrici che restano competitive sui mercati internazionali. La questione dei tempi - delle politiche e delle scelte da attuare, soprattutto a livello europeo e da parte del governo nazionale - è d'importanza decisiva».

«Il ritorno su un sentiero di crescita stabile che ci consenta di riassorbire il peso degli squilibri e del debito accumulato sarà un processo lungo e travagliato, così come lungo e travagliato si sta dimostrando il percorso delle autorità europee per venire a capo della crisi sovrapposta dei debiti sovrani e del sistema bancario».

«Le reazioni convulse dei mercati finanziari e le stesse ripercussioni delle difficoltà dell'area euro sull'economia internazionale accadono invece in tempi brevissimi e condizionano le aspettative delle imprese, degli investitori e dei consumatori».

«Di fronte a un quadro globale di tale pesante incertezza, l'economia della nostra provincia tiene, grazie alla sua competitività sui mercati esteri, ma al prezzo di un'erosione dell'occupazione (nel secondo trimestre dell'anno gli addetti diminuiscono in tutti i settori: industria, artigianato, commercio e servizi), di un restringimento dei margini e delle capacità d'investimento delle imprese e di una contrazione significativa dei consumi e dei risparmi delle famiglie».

«È indispensabile reagire alle oscillazioni spesso irrazionali degli spread e delle borse e ai circoli viziosi dei mercati finanziari con una riaffermazione della fiducia nei punti di forza e di tenuta dell'economia reale e delle nostre imprese che sono pronte a far ripartire crescita, ricchezza e lavoro. Se la crisi finanziaria dell'area euro verrà scongiurata nel corso dei prossimi cruciali mesi, come probabile ed auspicabile, sono convito che l'economia bergamasca potrà contare su una lenta ma tenace ripresa già dall'inizio del prossimo anno».

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