Italcementi/Gtc-sindacati
26 in cassa e 14 hanno lasciato

Dopo l'annuncio delle 265 «eccedenze» nel gruppo Italcementi e Ctg, mercoledì 25 luglio si è tenuto un nuovo incontro per la gestione della cassa. Ad oggi 26 persone utilizzano l'ammortizzatore sociale, 14 hanno lasciato il posto.

Sull'andamento e sulla gestione della Cassa integrazione avviata in Italcementi e Ctg di Bergamo si è svolto mercoledì 25 luglio l'incontro chiesto dai sindacati provinciali con la direzione per realizzare una prima verifica: attualmente usufruiscono dell'ammortizzatore sociale 26 lavoratori, 11 in Ctg e 15 in Italcementi.

Il numero dei dipendenti che hanno interrotto il rapporto di lavoro, lasciando per vari motivi il proprio posto, ad oggi sono 14. I sindacati ricordano che la Cassa integrazione era stata attivata dopo la formalizzazione di 265 «eccedenze» a livello nazionale.

«Abbiamo sottolineato che dall'inizio del periodo di Cassa Integrazione, 17 lavoratori (11 in Ctg e 6 in Itc) sono sempre stati a zero ore (cioè con sospensione totale dal lavoro), non avendo mai effettuato la rotazione - commentano Ivan Comotti della Fillea-Cgil, Umberto Giudici della Filca-Cisl e Mario Colleoni di Feneal-Uil di Bergamo -. Questo continua ad essere un problema sindacale che deve essere risolto al più presto».

«Ad esempio dal 1° settembre rientreranno in azienda dal periodo di Cassa due lavoratori i quali ruoteranno mensilmente con altri due colleghi: come più volte affermato questo tipo di rotazione è quella preferibile, perché attenua in parte, il calo del reddito subito dal lavoratore e non interrompe sostanzialmente la continuità lavorativa. L'invio delle lettera di messa in mora dell'azienda da parte dei lavoratori che non hanno potuto svolgere la rotazione va proprio nella direzione di una rapida risoluzione del problema».

«L'azienda ha sostenuto che non tutti i 17 lavoratori sono fungibili nelle mansioni e che, comunque, nel prossimo incontro proporrà le modalità di rotazione per coloro che possono essere reinseriti con altre mansioni. Per quanto concerne il processo di ricollocazione dei lavoratori, abbiamo registrato con condivisione che un lavoratore andrà a lavorare in una azienda del gruppo a parità di stipendio ma con mansioni diverse».

«Ad oggi, poi, l'azienda non ha annunciato alcun avvio di percorsi di riqualificazione professionale per quei lavoratori sospesi per i quali non c'è fungibilità di mansioni. Su questo punto abbiamo ribadito la nostra totale contrarietà».

Il prossimo incontro tra azienda e sindacati è stato fissato per il 12 settembre. A seguire, il giorno successivo, si svolgerà un'assemblea generale dalle 11 alle 12,30.

© RIPRODUZIONE RISERVATA