Italcementi, ricavi in calo
L'utile si ferma a 0,8 milioni

Italcementi ha chiuso il primo semestre del 2012 con 2.299,8 milioni di euro di ricavi, in calo del 4,9% sullo stesso periodo dello scorso anno, e con un utile di 0,8 milioni di euro contro i 187,8 milioni del 2011, che però scontavano le "rilevanti plusvalenze" per la cessione delle attività in Turchia.

Il margine operativo lordo, si legge in una nota, è sceso a 328,7 milioni (-11,8%) mentre il risultato operativo si è attestato a 100,6 milioni (-37,4%). In lieve aumento l'indebitamento, pari a 2.283,5 milioni mentre per il resto dell'anno il gruppo si attende margini operativi "sostanzialmente in linea con quelli del 2011".

«La diffusa incertezza economica del primo semestre 2012 si è ripercossa sul settore delle costruzioni, condizionato da un andamento differenziato nell'area dei Paesi industrializzati e, seppure in un contesto generalmente migliore, dal manifestarsi nel secondo trimestre dell'anno di qualche incertezza sui mercati di alcuni Paesi emergenti» si legge nella nota.

In questo quadro «il gruppo ha registrato la conferma del miglioramento delle vendite di cemento in Nord America, mentre l'Europa centro occidentale rimane soggetta alla contrazione della domanda a seguito della difficile situazione economico-finanziaria dell'area».

Tra i paesi emergenti «un buon incremento delle vendite si è registrato nell'area asiatica» mentre «sono rimaste sostanzialmente stabili su buoni livelli in Marocco».

Per quanto riguarda l'Egitto il risultato «è inferiore al primo semestre 2011 anche se "migliore rispetto alle attese». Nel periodo «una dinamica dei prezzi sostanzialmente positiva ha interessato la maggior parte dei volumi di cemento venduti dal gruppo».

Per quanto riguarda le previsioni sul 2012, Italcementi «ha dato nuovo impulso alle azioni di razionalizzazione e di ulteriore incremento dell'efficienza" così da reagire "incisivamente all'andamento negativo degli scenari economici».

«Gli effetti di tali azioni - prosegue la nota -, insieme ad una intonazione positiva dei prezzi in diversi mercati, dovrebbero consentire al Gruppo di raggiungere nell'anno margini operativi sostanzialmente in linea con quelli del 2011». (ANSA).