Fallimenti in Bergamasca
A luglio una «grande frenata»

È bastato evocare la possibilità che quest'anno potesse essere l'annus horribilis per i fallimenti nella Bergamasca, che a luglio, a dispetto di tutte le prospettive, alla cancelleria fallimentare del Tribunale si è registrata una frenata.

È bastato, alla fine del primo semestre, evocare la possibilità che quest'anno potesse essere l'annus horribilis per i fallimenti nella Bergamasca, che a luglio, a dispetto di tutte le prospettive che si sono potute delineare negli ultimi mesi, alla cancelleria fallimentare del Tribunale di Bergamo si è registrata la «grande frenata».

A luglio, infatti, i fallimenti complessivamente decretati nella nostra provincia si sono attestati a 22 unità. Tanti se ne sono registrati lo scorso aprile, posizionandosi di fatto leggermente sotto la media mensile (23,6 fallimenti) che si era registrata nel corso dei primi sei mesi. Grande frenata, dicevamo. Semplicemente perché i 22 fallimenti di luglio fanno seguito ai 37 che si erano evidenziati nel corso del mese di giugno. Mese, quest'ultimo, che sicuramente aveva subito l'effetto negativo di un maggio chiusosi con soli 19 fallimenti: il secondo miglior andamento del 2012, alle spalle del solo mese di gennaio che h aperto la nuova stagione con soli 11 dichiarazioni di fallimento.

Come detto, luglio ha evidenziato un andamento dei fallimenti di minor portata rispetto alla media dell'anno. E a dire il vero l'andamento del solo scorso mese si colloca ben al di sotto dell'andamento di luglio sia registrato nel corso del 2011 (quando furono 35 le dichiarazioni, proseguendo una tendenza che il precedente maggio si era già attestata a 32 casi), sia registrato durante il 2010 (29 casi che giunsero però al traino di un maggio scarno, con soli 17 fallimenti).

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