Caso Respedil, mancato accordo
I sindacati: serve nuovo incontro

Anche il confronto di giovedì 30 agosto per risolvere la difficile situazione della Respedil di Morengo si è concluso senza risultati, anzi con un mancato accordo. A fine luglio l'impresa aveva annunciato anche la mobilità per 60 persone.

Anche il confronto di giovedì 30 agosto per risolvere la difficile situazione della Respedil di Morengo si è concluso senza risultati, anzi con un mancato accordo: nella sede di Arifl, l'Agenzia regionale per l'istruzione, la Formazione e il Lavoro di Milano, a incontrare i sindacati non c'erano i titolari dell'impresa edile, che si è, invece, fatta rappresentare solo da un funzionario della Lia.

Visto che venerdì terminerà il periodo di cassa integrazione ordinaria, lunedì tutte le maestranze riprenderanno l'attività. A fine luglio l'impresa aveva annunciato l'avvio dell'ammortizzatore straordinario per crisi aziendale per tutti i 190 dipendenti a partire dal 10 settembre. L'impresa aveva annunciato anche la mobilità per 60 persone.

Lavoratori e sindacati si aspettavano, invece, un ulteriore periodo di cassa ordinaria. «Questa mattina avevamo la disponibilità a trattare per raggiungere un accordo nell'interesse di tutti, ma ci siamo trovati di fronte un funzionario che non aveva un mandato per la modifica della proposta di accordo presentata a fine luglio dall'impresa», spiegano Gianbattista Locatelli della Fillea-Cgil, Marcello Sonzogni della Filca-Cisl e Patrizia Alessandrini della Feneal-Uil di Bergamo.

Respedil, infatti, aveva già presentato una proposta di verbale di accordo il 30 luglio. Nel successivo incontro del 28 agosto, i sindacati si erano presentati con alcune modifiche quali la rotazione in base alle mansioni fungibili e non alle esigenze tecnico-organizzative e produttive, la previsione di incontri bimestrali di controllo per valutare l'andamento produttivo e il conseguente ricorso alla cassa, l'anticipo dell'integrazione salariale a normali scadenze di paga, mensilmente.

«Ieri in serata - continuano i sindacalisti - abbiamo ricevuto via posta elettronica la stessa bozza di accordo che Respedil aveva avanzato a fine luglio, con l'unica modifica rispetto all'anticipo, ma sino a 500 euro nette. Ora, vista l'impossibilità di trattare nella sede di Arifl, abbiamo chiesto unitariamente all'impresa attraverso la Lia di poter concordare un nuovo incontro dove trattare in maniera efficace, anche perché fino ad ora abbiamo svolto un solo confronto, quello di martedì scorso. Ci è stato risposto di no».

«Il 30 luglio, infatti, ci eravamo incontrati per la proroga della cassa ordinaria, e all'ordine del giorno certo non c'erano esuberi né ammortizzatore straordinario. Ripetiamo che un solo incontro non è sufficiente». Intanto, per mercoledì prossimo, 5 settembre, alle ore 17.30, è in programma l'assemblea dei lavoratori.

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