Pemco Filago: scioperi
per salvare 18 posti di lavoro

Ad incrociare le braccia sono stati i lavoratori dei forni giovedì e venerdì scorso, mentre lunedì 24 settembre è stato il turno di chi lavora nei laboratori: così si andrà avanti fino al 27 settembre con scioperi effettuati in maniera articolata.

Ad incrociare le braccia sono stati i lavoratori dei forni giovedì e venerdì scorso, mentre lunedì 24 settembre è stato il turno di chi lavora nei laboratori: così si andrà avanti fino al 27 settembre con scioperi effettuati in maniera articolata, un reparto dopo l'altro per 24 ore.

Alla Pemco Emails di Filago è l'ora della protesta, contro l'annuncio della chiusura e dell'operazione che porterebbe all'affitto di ramo d'azienda ad una società ancora da costituire e che resterebbe comunque controllata dalla casa madre, la multinazionale belga PemcoInternational: obiettivo dell'operazione, salvare 18 posti di lavoro sui 78 oggi in organico alla Pemco di Filago. Per i restanti 60, invece, sembra non esserci speranza.

Nella società chimica bergamasca, specializzata nella produzione di smalti per l'industria di automotive e arredamento, la notizia è arrivata a metà settembre cogliendo di sorpresa i dipendenti. Venerdì scorso si è tenuta l'assemblea dei lavoratori.

Valentina Cappelletti, segretario generale provinciale della Filctem-Cgil, commenta: «La situazione della liquidità dell'azienda continua a essere molto critica e le pressioni sulla casa madre per ottenere la copertura finanziaria per il finanziamento dell'attività economica per la fase finale, diciamo quella di accompagnamento vero la chiusura della società, non hanno ancora avuto risultato. La possibilità di affitto di ramo d'azienda per il momento ci risulta in stallo: ancora non si è costituita la nuova società».

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