Si rinnova il contratto del legno
A Bergamo coinvolti in ottomila

Varata l'ipotesi di piattaforma sindacale per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro del Legno/Arredo, a Bergamo cominciano la prossima settimana le assemblee aziendali per sottoporre il testo ai lavoratori. Interessa 8 mila lavoratori.

Dopo che il 28 settembre a Roma le tre commissioni nazionali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno varato l'ipotesi di Piattaforma sindacale per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro del Legno/Arredo, anche a Bergamo cominciano la prossima settimana le assemblee aziendali per sottoporre il testo ai lavoratori. Entro il 31 ottobre, poi, tutti gli emendamenti, le discussioni e le riflessioni al riguardo torneranno nella capitale, dove si svolgerà l'incontro da cui uscirà la Piattaforma definitiva.

“Dalla prossima settimana si svolgeranno le assemblee nelle maggiori aziende del settore” hanno spiegato oggi Duilio Magno della Feneal Uil, Gabriele Mazzoleni della Filca Cisl e Ivan Comotti della Fillea Cgil di Bergamo. “Ne organizzeremo anche alcune nelle piccole e grandi falegnamerie presenti nella nostra provincia. In totale sono 250 le aziende del settore del legno industria”. Si stima che il rinnovo del contratto valido per il 2013-2015 interesserà circa 8mila persone nel territorio orobico. L'ipotesi di Piattaforma chiede un incremento salariale di 170 euro mensili lordi per il livello di maggiore addensamento, cioè quello degli operai specializzati. Per quanto riguarda la sanità integrativa i sindacati chiedono la modifica del sistema di contribuzione in favore dell'assistenza sanitaria, proponendo di togliere il contributo a carico del lavoratore.

Per la previdenza complementare, invece, si chiede l'aumento del contributo al fondo Arco dello 0,30%. In tema di relazioni sindacali, le tre sigle di categoria chiedono “alle imprese di promuovere un modello, sia sul piano economico che sul piano delle relazioni industriali, basato sulla responsabilità sociale d'impresa e sulla partecipazione dei lavoratori alle scelte dell'impresa per affermare maggiori livelli di democrazia industriale ed economica. Inoltre, per far fronte alla crisi che attraversa il settore del legno/arredo, riteniamo che le parti sociali debbano dotarsi di un codice comportamentale riferito alle modalità con cui si affrontano processi di ristrutturazioni aziendali con l'obiettivo della salvaguardia dei livelli occupazionali, anche attraverso percorsi formativi condivisi, tenuto conto anche della recente riforma pensionistica. (…)”.

Nel testo si parla anche dell'Osservatorio Bilaterale del Legno che “deve svolgere un'azione più incisiva nei confronti delle imprese e dei lavoratori, per accrescere la cultura della formazione quale strumento indispensabile per la competitività delle imprese, impegnandosi anche sulla realizzazione di progetti formativi. (…) Si chiede che, nell'ambito dell'osservatorio, sia istituita, una commissione paritetica con il compito di elaborare i codici di condotta in materia di molestie sessuali e mobbing”.

Al capitolo “mercato del lavoro” l'ipotesi di Piattaforma chiede che nel recepire l'accordo dell'apprendistato sottoscritto tra le parti in data 19 aprile 2012 sia introdotta “una percentuale di conferma pari al 60%”.

A proposito di salute e sicurezza sul lavoro, “considerato l'evoluzione in materia di utilizzo dei materiali nella lavorazione del legno, chiediamo di implementare i momenti di informazione per la RLS, in particolare se in presenza di utilizzo delle nano tecnologie. Si chiede la consegna, anche in considerazione delle modifiche introdotte nel Testo Unico, del documento di valutazione dei rischi e dello stress correlato, prevedendo un momento congiunto di analisi degli elaborati”.

In tema di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, il testo chiede di “valutare congiuntamente le iniziative da attuare nell'azienda per migliorare il clima aziendale e la qualità della vita dei dipendenti. A tale scopo si chiede che le aziende accolgano la trasformazione temporanea del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale da parte del genitore o familiare. Ciò al fine di consentire ai lavoratori e alle lavoratrici a tempo pieno, l'assistenza del bambino sino al compimento del 3° anno o assistenza a familiari per gravi motivi così come previsto dal D.I. n. 278/2000. Inoltre, per patologie gravi certificate, si chiede di allungare il periodo di comporto per la conservazione del posto di lavoro sino a guarigione clinica. Si chiede di introdurre tra le causali per richiedere l'anticipazione del TFR, quelle previste in applicazione del D.I. n. 278/2000.

Inoltre, i sindacati chiedono che la percentuale di maggiorazione pari al 10% prevista per la flessibilità dell'orario di lavoro sia corrisposta dalla 41a ora. Al fine di estendere la contrattazione di secondo livello, si chiede di effettuarla a livello territoriale e/o di distretto per le imprese che occupano fino ad un massimo di 15 dipendenti.

“Si chiede l'incremento dell'elemento di garanzia retributivo pari ad euro 30,00 mensili, modificando la modalità di erogazione che escluda i trattamenti economici individuali che, essendo stati erogati unilateralmente dall'azienda, non possono rientrare nella concorrenzialità per il raggiungimento del suddetto importo. Entro sei mesi dalla firma del CCNL le parti si incontreranno a livello provinciale per verificare il numero dei lavoratori e delle imprese interessate all'erogazione”.

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