Centrobanca, accordo sulle uscite volontarie

È stato trovato l’accordo tra Bpu e tutte le sigle sindacali sulla riorganizzazione di Centrobanca, all’interno di un progetto di forte integrazione con le altre realtà del gruppo. Secondo il piano industriale presentato a dicembre, l’istituto milanese, che proprio mercoledì 31 marzo ha stipulato l’atto notarile di incorporazione della controllata Finanzattiva Sim, opererà come banca d’investimenti e società di «private equity» (investimenti in capitale d’investimento), focalizzando l’attività su attività quali il credito industriale per alti importi e finanza strutturata, mentre non svolgerà più attività tipiche delle banche reti (come Popolare di Bergamo, Comindustria e così via) legate strettamente al territorio, come mutui a privati, operazioni di credito agrario, credito industriale minore.

Il cambiamento del perimetro di attività ha comportato un esubero di personale rispetto all’organico di Centrobanca attualmente di circa 250 persone (incluse le 24 provenienti da Finanzattiva Sim). La trattativa sindacale si è adesso conclusa concordando per i 45 esuberi evidenziati (saldo delle 55 eccedenze a fronte di 10 assunzioni previste per diverse professionalità) uscite volontarie entro il 2006, anno nel quale il piano presentato nello scorso dicembre prevede il raggiungimento di un utile delle attività ordinarie superiore ai 100 milioni di euro.

Nei tre anni del piano industriale si è ritenuto quindi possibile procedere a una graduale riduzione degli organici attraverso essenzialmente tre strade: ricorso al part time, utilizzo del fondo di solidarietà del credito, spostamenti interni al gruppo anche nei nuovi spazi che si creeranno nelle banche reti a seguito dell’abbandono da parte di Centrobanca di certe attività. Il tutto, in ogni caso, avverrà sempre su base volontaria.

(31/03/2004)

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