Cgil in piazza il 20 ottobre a Roma
«Risposte concrete per il lavoro»

La Cgil scende in piazza e non si rassegna alla crisi che da oltre quattro anni colpisce il tessuto produttivo e le condizioni del lavoro dipendente, pubblico e privato, nel nostro Paese. Il sindacato lo farà sabato prossimo, 20 ottobre, in una grande manifestazione organizzata a Roma.

La Cgil scende in piazza e non si rassegna alla crisi che da oltre quattro anni colpisce il tessuto produttivo e le condizioni del lavoro dipendente, pubblico e privato, nel nostro Paese. Il sindacato lo farà sabato prossimo, 20 ottobre, in una grande manifestazione organizzata a Roma, dove confluiranno lavoratori da tutto il Paese.

Anche da Bergamo partiranno bus per raggiungere la capitale e piazza San Giovanni, che sarà il cuore dell'iniziativa, dalle ore 10,30 alle 17,30. Dal palco interverrà anche Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. La partenza è prevista dal Piazzale della Malpensata di Bergamo alle ore 5 del mattino di sabato (il passaggio è gratuito, ma occorre prenotare il proprio posto al numero: telefono 035.3594240).

L'obiettivo della mobilitazione della Cgil - come si legge nel comunicato del sindacato - sarà quello di sollecitare risposte concrete e avanzare, con il suo «Piano del Lavoro», proposte alternative, mirate e innovative, per riunificare il mondo del lavoro, rimettere in moto la crescita e rilanciare lo sviluppo e la buona occupazione. Nella sola Lombardia dall'inizio della crisi si sono accumulate richieste medie annue di oltre 250 milioni di ore di cassa integrazione.

Oltre 175.000 sono stati i licenziamenti ufficiali, circa 500.000 i posti di lavoro persi; si è ridotto di oltre il 20% il tessuto produttivo, il tasso di disoccupazione è passato dal 4,5% a oltre il 7%. Il 75% delle assunzioni avvengono con contratti a tempo determinato, e la precarietà aumenta con il lavoro nero, mettendo a serio rischio il futuro soprattutto delle nuove generazioni.

Ora - continua sempre il comunicato della Cgil - molte sono ormai le aziende che hanno chiuso, mentre altre, dopo mesi di cassa integrazione, di riduzioni degli ordini e di mancanza di adeguate politiche del credito, sono sull'orlo del fallimento. In questo momento, in questa fase difficilissima la Cgil ha scelto per la sua mobilitazione di sabato uno slogan più che efficace: «Il lavoro prima di tutto!».

«L'austerità va praticata nelle fasi di espansione, non in quelle di crisi, per questo servono politiche per favorire l'occupazione, investimenti pubblici per sostenere la domanda, più investimenti in formazione e istruzione» ha sottolineato Luigi Bresciani, segretario generale della Cgil di Bergamo, che sabato sarà in piazza a Roma.

«Servono politiche industriali che puntino sull'innovazione e la green economy, occorre far ripartire la domanda attraverso la riduzione del carico fiscale sul lavoro e l'impresa. I tagli alla sanità e al welfare non fanno che peggiorare la recessione. Occorre cambiare rotta e costruire insieme ai Governi e alle forze progressiste italiane ed europee il consenso per una nuova politica».

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