Il programma di Jannone per Ubi:
niente tagli, banchieri di 1° piano

«Nessun dipendente verrà tagliato, è un mio impegno» assicura Giorgio Jannone, presidente dell'associazione Azionisti Ubi Banca, illustrando il suo manifesto programmatico (ed elettorale) in vista del rinnovo dei consigli della banca in primavera.

Tagli alle consulenze e alle «poltrone», fine degli «episodi di cattiva gestione», aumento dei ricavi motivando un personale descritto con il morale sotto i tacchi. Così da cancellare in un colpo solo gli oltre 1.500 esuberi annunciati dal Ceo di Ubi Banca, Victor Massiah.

«Nessun dipendente verrà tagliato, è un mio impegno» assicura Giorgio Jannone, deputato del Pdl e presidente dell'associazione Azionisti Ubi Banca, illustrando il suo manifesto programmatico (ed elettorale) in vista del rinnovo dei consigli della banca in primavera.

«Stiamo elaborando una lista, abbiamo le idee molto chiare anche per i vertici» ha spiegato in una conferenza stampa Jannone, severo critico dell'attuale gestione di Ubi. Per ora nessun nome ma la promessa di «un cambiamento deciso» che passa attraverso un «nome di primo livello nell'ambito del sistema bancario italiano», un banchiere «ben conosciuto, che ha lavorato anche in società quotate».

Jannone non svela il numero esatto dei suoi iscritti ma si dice convinto che in assemblea sarà in grado di rappresentare «tra i 4 e i 5 mila soci» di riuscire ad ottenere la maggioranza.

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