Gli «Amici di Ubi Banca»:
metodi da campagna elettorale

«Il metodo utilizzato» da Giorgio Jannone, presidente dell'associazione Azionisti Ubi Banca, in corsa per contendere il controllo dell'istituto lombardo all'attuale gestione, «è da campagna elettorale politica, non adeguato ad una società quotata in Borsa».

«Il metodo utilizzato» da Giorgio Jannone, presidente dell'associazione Azionisti Ubi Banca, in corsa per contendere il controllo dell'istituto lombardo all'attuale gestione, «è da campagna elettorale politica, non adeguato ad una società quotata in Borsa».

È quanto afferma in una nota L'Associazione Amici di Ubi Banca sottolineando «la profonda differenza di stile e di contenuti» rispetto all'associazione di Jannone.

Mentre il deputato del Pdl «denigra l'attuale gestione denunciando presunte malversazioni con atteggiamento populista, creando pregiudizi alla reputazione della Banca e danni ingenti per tutti gli stakeholder», gli Amici di Ubi Banca (associazione di cui è stato presidente l'attuale presidente del consiglio di Ubi Banca, Emilio Zanetti) perseguono «da sempre l'assoluta indipendenza della Banca dalla politica e non intende prestarsi a ingerenze pericolose».

Sulle critiche rivolte da Jannone al management, l'Associazione ricorda di aver «sviluppato in questi mesi una tenace dialettica» con i rappresentanti della banca «per individuare le aree di miglioramento, trovando ascolto e reattività positiva».

Al riguardo vengono definiti «confortanti» gli ultimi dati: la banca, viene sottolineato, «è tra le più solide a livello italiano», la seconda in Europa «per patrimonio sul totale attivo» mentre «l'andamento del titolo ha performato meglio rispetto all'indice dei titoli bancari negli ultimi 12 mesi».

Gli Amici di Ubi Banca ricordano di essere già al lavoro «per individuare le linee programmatiche e le persone che possano davvero rinnovare la governance, salvaguardando quel patrimonio di valori» della Popolare di Bergamo.

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