«Alstom chiude e sarà trasferita»
La preoccupazione dei sindacati

Giovedì mattina durante un incontro con la Direzione Aziendale Alstom del sito di San Pellegrino, le Organizzazioni Sindacali sono state informate che il sito stesso cesserà la propria attività nel gennaio 2013.

Giovedì mattina durante un incontro con la Direzione Aziendale Alstom del sito di San Pellegrino, le Organizzazioni Sindacali sono state informate che il sito stesso cesserà la propria attività nel gennaio 2013.

L'Azienda ha individuato nel polo di Sesto San Giovanni, dove già risiedono  i rami Power e Transport di Alstom, il luogo in cui trasferire le attività oggi svolte nella sede della valle Brembana.

Pier Capelli, della Segreteria Provinciale Fim Cisl, mostra grande preoccupazione per il futuro dei lavoratori: «Erano anni che circolava l'ipotesi di chiudere il sito di San Pellegrino e di trasferirne le attività altrove. Noi comunque non condividiamo il trasferimento, né le ragioni opinabili dell'Azienda dal momento che questo lavoro potrebbe continuare a essere svolto in modo profittevole anche in Valle. Riteniamo, tuttavia, che l'opzione Sesto San Giovanni sia la peggiore tra tutte quelle ventilate nel corso del tempo dal punto di vista dell'impatto sulle vite dei lavoratori, visto che si tratta di un luogo distante molti chilometri. Chiederemo l'attivazione di tutti i tavoli istituzionali per esaminare le problematiche di questa complicata vertenza. Noi ci impegneremo per sostenere le nostre ragioni, dato che la soluzione prevista dall'Azienda causerebbe molti disagi ai dipendenti. Auspichiamo che l'Azienda riveda le proprie scelte. In ogni caso sarà nostra intenzione ricercare tutte le soluzioni e azioni maggiormente tutelanti per tutti i dipendenti del sito di San Pellegrino».

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