Bresciani scrive alla Fiom:
«Federmeccanica, basta attacchi»

A fronte degli attacchi subiti dalla categoria sindacale rappresentativa di migliaia di lavoratori metalmeccanici bergamaschi, il segretario della Cgil di Bergamo, Luigi Bresciani, scrive al segretario provinciale della Fiom, Eugenio Borella.

A fronte degli attacchi subiti dalla categoria sindacale rappresentativa di migliaia di lavoratori metalmeccanici bergamaschi e in considerazione del fatto che la Fiom-Cgil è a tutti gli effetti firmataria di un Contratto nazionale di lavoro, il segretario della Cgil di Bergamo, Luigi Bresciani, scrive al segretario provinciale della Fiom, Eugenio Borella. Ecco la lettera: «Con la presente voglio ribadire a te e a tutti i compagni della Fiom l'impegno della Cgil di Bergamo riguardo all'assoluta necessità che si determinino al più presto le procedure di applicazione della certificazione degli iscritti, premessa indispensabile per definire congiuntamente al voto delle Rsu l'effettiva rappresentatività di ciascuna organizzazione sindacale - si legge nella lettera -. Considero inaccettabile la violazione di Federmeccanica dell'accordo del 28 di giugno 2011, pur sottoscritto da Confindustria, nel momento in cui esclude la Fiom-Cgil dal confronto sul rinnovo contrattuale».

«Da tempo la Cgil insiste perché l'accordo del 28 giugno 2011, sottoscritto anche da Cisl e Uil, diventi operativo. Con quell'accordo si individua nel Contratto nazionale di categoria la fonte primaria di regolazione della contrattazione e, per quanto riguarda gli accordi aziendali, la firma a maggioranza da parte di Rsu liberamente e proporzionalmente elette, l'impegno di tutti al loro rispetto e la certezza della rappresentanza per le organizzazioni che ottengono almeno il 5% tra iscritti certificati e voti ottenuti - conclude la lettera -. Allo stesso modo sosterremo in ogni luogo il diritto da parte della Fiom così come di qualsiasi altra nostra categoria ad essere presente su tutti i tavoli che coinvolgono le lavoratrici e i lavoratori bergamaschi, si tratti di tavoli di confronto di contrattazione territoriale o aziendale od organismi paritetici per la sicurezza sul lavoro».

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