Confesercenti, crisi in Val Seriana
Gli enti bilaterali scendano in campo

«La forte scossa chiesta dai lavoratori e dai sindacati e il recente richiamo allo spirito di carità e il senso di giustizia evocato dall'Osservatorio diocesano per il lavoro e il sociale, devono spingere tutte le Istituzioni e le parti sociali ad un impegno supplementare».

«La forte scossa chiesta dai lavoratori e dai sindacati e il recente richiamo allo spirito di carità e il senso di giustizia evocato dall'Osservatorio diocesano per il lavoro e il sociale, devono spingere tutte le Istituzioni e le parti sociali ad un impegno supplementare per affrontare la grave crisi economica in atto e che trova nel caso Honegger solo l'ultima testimonianza di difficoltà sociale e complessità di interventi».

E' questa la prima considerazione che Giorgio Ambrosioni, Presidente di Confesercenti, esprime all'indomani dell'appello del Presidente dell'Osservatorio diocesano, don Francesco Poli (L'Eco di Bergamo, 7 novembre), affinché ci sia da parte di tutti “un'assunzione di responsabilità diretta” che lasci intravedere soluzioni praticabili nel medio e lungo periodo per le crisi aziendali in corso.

In particolare, sulla proposta di stringere “un nuovo patto e costituire un fondo etico con l'obiettivo di individuare percorsi che possano sostenere il mondo delle imprese in questa difficile soluzione”. Ambrosioni osserva: “Si tratta di un'utile provocazione fondata sulla convinzione che in Valle Seriana sia necessario recuperare da una parte lo spirito iniziale del Progetto Valle Seriana, il suo valore politico fondato sull'unione delle forze, sulla partecipazione attiva degli imprenditori e dei lavoratori per raggiungere obiettivi di promozione economica e sociale; dall'altra, la dimensione concreta delle scelte”.

E proprio sulla possibilità di dare corso in maniera concreta, efficace e propositiva al Progetto e, in particolare all'idea di dare vita ad un fondo etico per sostenere le aziende con prospettiva di sviluppo e di lavoro lanciata dal Presidente dell'Osservatorio don Poli, Ambrosioni evoca la straordinaria reazione di solidarietà seguita al terribile terremoto in Emilia Romagna, che ha visto protagonista il sistema associativo datoriale e sindacale, che “si è attivato per dare il massimo sostegno agli imprenditori emiliani e lombardi”.

“In particolare penso agli accordi, di cui sono stato testimone – spiega Ambrosioni, che è il Presidente Nazionale dell'Ente Bilaterale Turismo - tra Enti bilaterali e istituti di credito, che hanno garantito a imprese e lavoratori finanziamenti dedicati, di primo supporto finanziario per la ripresa delle attività. Un modello che potrebbe declinarsi anche a Bergamo orientando parte delle risorse degli organismi paritetici a supporto di quelle realtà aziendali che, seppure in difficoltà, ancora possono rappresentare una ricchezza per il territorio”.

"Credo - conclude Ambrosioni - che con un po' di coraggio il fondo proposto dal centro diocesano potrebbe così prender forma e diventare uno dei possibili strumenti a disposizione per garantire il rilancio di azioni volte a sostenere lo sviluppo della Valle. Solo così possiamo continuare a sperare

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