Svolta sulla Direttiva per i nitrati
Accolte le proposte di Coldiretti

La Coldiretti bergamasca esprime sollievo e soddisfazione per l'approvazione all'interno del decreto sviluppo appena passato in via definitiva alla Camera, del testo sulla modifica dei criteri di applicazione della Direttiva Nitrati così come proposto da Coldiretti.

La Coldiretti bergamasca esprime sollievo e soddisfazione per l'approvazione all'interno del decreto sviluppo appena passato in via definitiva alla Camera, del testo sulla modifica dei criteri di applicazione della Direttiva Nitrati così come proposto da Coldiretti.

“Non si poteva accettare l'azzeramento della zootecnia bergamasca e lombarda in nome di una direttiva inaccettabile e di una delimitazione sbagliata delle aree vulnerabili” afferma il presidente della Coldiretti provinciale Alberto Brivio.

Il provvedimento dispone “la revisione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, prevedendo al contempo, nelle more dell'audizione della nuova mappa, e comunque per non più di un anno, che nelle attuali zone vulnerabili da nitrati si applichino le disposizioni previste per le zone non vulnerabili”.

In pratica si riconoscono le buone ragioni portate avanti dalla Coldiretti per la gestione di un problema la cui origine è molto più diversificata rispetto a quella agricola, ma che se non si fosse intervenuti rischiava di mettere in ginocchio la zootecnia del nord Italia e in particolare della Lombardia con migliaia di aziende destinate a chiudere, con conseguente perdita di posti di lavoro e di produzioni Made in Italy a favore di quelle di altri paesi europei. Ma adesso si può riaprire la porta della speranza – afferma Coldiretti – e scrivere nuove regole che tengano conto di una realtà molto più complessa e variegata, dagli scarichi urbani al peso delle industrie, di quella disegnata fino a oggi.

“E' un risultato particolarmente significativo – commenta Alberto Brivio - se si considerano le enormi difficoltà che abbiamo avuto nel far riaprire il dossier-nitrati dopo oltre 20 anni dal varo della omonima direttiva e nel contrastare quanti hanno continuato a pensare di scaricare il peso della direttiva solamente sul settore zootecnico. Su questo tema avevamo interessato nelle scorse settimane anche gli esponenti della politica bergamasca, spiegando quanto stava accadendo e il rischio che stavano correndo centinaia di aziende zootecniche nella nostra provincia. Un lavoro che si è aggiunto a quanto egregiamente fatto da Coldiretti Lombardia”.

Nei vari incontri con i segretari delle principali forze politiche provinciali, il presidente e il direttore di Coldiretti Bergamo, Alberto Brivio e Gianfranco Drigo, avevano spiegato i motivi che rendevano assolutamente necessaria la revisione della Direttiva Nitrati nonché la revisione sostanziale della mappa delle zone vulnerabili, in difesa degli allevamenti già molto in difficoltà a causa dell'aumento dei costi e del perdurare della crisi economica.

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