Contratto metalmeccanici,
forte consenso sull'intesa

Si è conclusa in questi giorni, nelle aziende della provincia di Bergamo, la consultazione dei lavoratori metalmeccanici sull'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale. Oltre il 90% i si all'intesa di Cccnl nelle fabbriche della provincia di Bergamo.

Si è conclusa in questi giorni, nelle aziende della provincia di Bergamo, la consultazione dei lavoratori metalmeccanici sull'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale. In un mese in quasi tutte le fabbriche della provincia sono state svolte assemblee dagli operatori dei due sindacati che hanno sottoscritto l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale.

In molti casi si è trattato di un confronto con la FIOM, che la firma sull'accordo l'ha negata; in altri, come nel caso della SAME, la roccaforte dei metalmeccanici CGIL, il confronto non è stato reso possibile dal muro creato proprio dai delegati che hanno impedito lo svolgimento di un'assemblea unitaria.

La consultazione sul rinnovo del contratto dei lavoratori metalmeccanici, con il voto degli iscritti a FIM e UILM ha portato a registrare, in provincia di Bergamo, il gradimento del 91% dei votanti, con punte di favore vicine al 100%.

“Abbiamo notato – sottolineano Valentino Gervasoni e Angelo Nozza, segretari generali di FIM e UILM Bergamo nella conferenza stampa di presentazione dei dati - una notevole attenzione ai temi oggetto del contratto e un forte consenso sui risultati conseguiti dalle nostre categorie: dall'aumento salariale, alle tutele per la malattia, ai permessi e al part-time per necessità di cura dei figli fino a 13 anni e dei familiari conviventi, alla sanità integrativa, ai contratti atipici e all'apprendistato”.

“In pratica – continuano - esce sconfitta la linea portata avanti da chi ha “gufato” contro il contratto, sia nel mondo confindustriale che in una parte del sindacato, che ne chiedeva il blocco e la moratoria”, “L'azione sindacale di FIM e UILM si concentra ora sul tema della riduzione del fisco sui salari, perché al di là delle promesse elettorali occorre dare con urgenza un reale sostegno ai redditi dei lavoratori. D'altronde, in piattaforma abbiamo inserito solo cose concrete, non promesse irrealizzabili”. “La priorità per tutti deve essere il lavoro. Il nostro contratto ha indicato una strada promettente per aprire il mondo del lavoro ai giovani. Su questo punto chiediamo l'intervento urgente del nuovo governo, e misureremo la capacità del nuovo parlamento di rispondere con coerenza ai problemi del Paese”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA