Ripresa, Confesercenti mobilitata
«Si punti su turismo e distretti»

Anche Confesercenti Bergamo ha aderito alla mobilitazione generale indetta da Rete Imprese Italia. Drammatico il quadro: le pmi italiane soffocano sotto il peso di una pressione fiscale insostenibile (ha raggiunto il 56,1%) e di una burocrazia sempre più opprimente.

Confesercenti Bergamo ha aderito alla mobilitazione generale indetta da Rete Imprese Italia. La giunta si è riunita nella sede dell'associazione per seguire in diretta video la manifestazione nazionale. Drammatico il quadro che è emerso: le pmi italiane soffocano sotto il peso di una pressione fiscale insostenibile (ha raggiunto il 56,1%) e di una burocrazia sempre più opprimente.

Basti pensare che i costi amministrativi raggiungono ormai i 2,7 miliardi all'anno, e che per adempiere tutte le pratiche (120 in un anno) si sprecano 36 giorni lavorativi. Rete Imprese Italia, di cui Confesercenti fa parte, ha chiesto al prossimo governo una “svolta netta nella politica economica”, necessaria per ridare slancio al Paese e alle pmi, che ne rappresentano l'ossatura.

“La politica non metta in liquidazione le imprese” ha auspicato il presidente di turno Carlo Sangalli. Al termine della mattinata, il presidente di Confesercenti Bergamo Giorgio Ambrosioni ha concentrato l'attenzione sulla realtà bergamasca, alle prese come il resto del Paese con una crisi che non allenta la morsa.

“Oltre ai temi di portata nazionale – ha sottolineato Ambrosioni - che condividiamo in pieno, occorre tenere ben presenti le urgenze del nostro territorio. Per avviare la ripresa bisogna creare le condizioni per sostenere il piccolo commercio, sempre più in difficoltà a causa delle liberalizzazioni selvagge che favoriscono solo le grandi catene. Al riguardo mi preme ricordare la battaglia portata avanti da Confesercenti sulle aperture domenicali: stiamo raccogliendo migliaia di firme per restituire autonomia decisionale alle Regioni, le uniche in grado di interpretare le necessità locali. Le domeniche “sempre aperte” non giovano ai piccoli negozianti, costringendoli anzi a ulteriori sforzi in un momento già difficile di per sé. Anche le promozioni pre saldi, introdotte dalla sperimentazione regionale, non hanno portato benefici alla categoria: i saldi devono restare un evento atteso dai consumatori”.

Ambrosioni ha ricordato anche l'importanza dei Distretti del commercio: “E' la via maestra per valorizzare i centri urbani e i loro esercizi commerciali, fermando così il processo di desertificazione in atto. Confesercenti sostiene con convinzione le realtà nate sul territorio in questi anni e le aiuta a crescere”.

Altro tema che sta a cuore a Confesercenti è quello del turismo. “E' un settore che racchiude grandi potenzialità, in buona parte ancora inesplorate. Bergamo dispone di ricchezze straordinarie: penso al patrimonio storico e artistico, ma anche alle bellezze naturali del nostro territorio. Imprenditori e istituzioni dovranno lavorare in squadra per cogliere tutte le opportunità possibili. Bisogna fare sistema, non solo a parole ma nella concretezza dei fatti. In generale, il terziario può rappresentare uno sbocco importante per l'occupazione e assorbire, almeno in parte, i lavoratori in uscita dagli altri settori”.

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